
A5 berlina
Si chiama Audi A5 ma di fatto è la nuova A4: adesso a Ingolstadt i numeri pari sono riservati ai modelli elettrici e i dispari a quelli termici. La nuova berlina tedesca cresce di sei cm rispetto alla generazione precedente ed è costruita sulla nuova piattaforma Ppc (Premium platform combustion) in arrivo anche sulla nuova Q5. All’interno l’abitacolo è moderno e curatissimo, con la qualità e l’attenzione al dettaglio cui ci ha abituato il marchio. Il posto guida è calibrato molto bene e permette di assumere la corretta posizione a guidatori di tutte le taglie. Dietro il volante si trova il nuovo “palcoscenico digitale” già visto sulla Q6 e-tron, con strumentazione digitale ricca di funzioni, ben leggibile e un nuovo infotainment mosso da Android Automotive, con ottime funzionalità e facilità di utilizzo (c’è anche ChatGPT). L’aumento di passo (+ 7 cm) ha portato a maggior agio per chi siede dietro, ma non per le valigie: con 392 litri misurati dal Centro prove, la capacità del bagagliaio è solo discreta.
Come va. La Audi A5 è disponibile con un powertrain TDI da 204 CV e 400 Nm mild hybrid, che permette all’auto di muoversi a bassa velocità senza utilizzare la parte termica, comportandosi di fatto come un full hybrid. C’è poi anche a benzina, con motori da 150 e 204 CV, e la sportiva S5 con un V6 da 367 CV e trazione integrale. Consistente la spinta del 2.0 TDI, rafforzata da una componente elettrica che le dona grande tonicità ai bassi regimi, e consumi decisamente interessanti: l’A5 percorre mediamente 17,5 km/l, che in città diventano 19,3 km/l. Impressionante la silenziosità di marcia, specie alle andature più elevate, così come la capacità di assorbimento delle sospensioni, anche se l’assetto sportivo impone di sopportare qualche rigidità. Sterzo, telaio, schemi sospensivi raffinati e freni notevoli rendono la A5 molto piacevole fra le curve e, al tempo stesso, assai rilassante nei lunghi viaggi autostradali. Buona la dotazione e il funzionamento degli Adas, ma per avere la guida assistita di livello 2 occorre attingere alla lista degli optional.
A5 station
Si chiama Audi A5 ma di fatto è la nuova A4: adesso a Ingolstadt i numeri pari sono riservati ai modelli elettrici e i dispari a quelli termici. La nuova berlina tedesca cresce di sei cm rispetto alla generazione precedente ed è costruita sulla nuova piattaforma Ppc (Premium platform combustion) in arrivo anche sulla nuova Q5. All’interno l’abitacolo è moderno e curatissimo, con la qualità e l’attenzione al dettaglio cui ci ha abituato il marchio. Il posto guida è calibrato molto bene e permette di assumere la corretta posizione a guidatori di tutte le taglie. Dietro il volante si trova il nuovo “palcoscenico digitale” già visto sulla Q6 e-tron, con strumentazione digitale ricca di funzioni, ben leggibile e un nuovo infotainment mosso da Android Automotive, con ottime funzionalità e facilità di utilizzo (c’è anche ChatGPT). L’aumento di passo (+ 7 cm) ha portato a maggior agio per chi siede dietro, ma non per le valigie: con 392 litri misurati dal Centro prove, la capacità del bagagliaio è solo discreta.
Come va. La Audi A5 è disponibile con un powertrain TDI da 204 CV e 400 Nm mild hybrid, che permette all’auto di muoversi a bassa velocità senza utilizzare la parte termica, comportandosi di fatto come un full hybrid. C’è poi anche a benzina, con motori da 150 e 204 CV, e la sportiva S5 con un V6 da 367 CV e trazione integrale. Consistente la spinta del 2.0 TDI, rafforzata da una componente elettrica che le dona grande tonicità ai bassi regimi, e consumi decisamente interessanti: l’A5 percorre mediamente 17,5 km/l, che in città diventano 19,3 km/l. Impressionante la silenziosità di marcia, specie alle andature più elevate, così come la capacità di assorbimento delle sospensioni, anche se l’assetto sportivo impone di sopportare qualche rigidità. Sterzo, telaio, schemi sospensivi raffinati e freni notevoli rendono la A5 molto piacevole fra le curve e, al tempo stesso, assai rilassante nei lunghi viaggi autostradali. Buona la dotazione e il funzionamento degli Adas, ma per avere la guida assistita di livello 2 occorre attingere alla lista degli optional.
Audi A5
Si chiama Audi A5 ma di fatto è la nuova A4: adesso a Ingolstadt i numeri pari sono riservati ai modelli elettrici e i dispari a quelli termici. La nuova berlina tedesca cresce di sei cm rispetto alla generazione precedente ed è costruita sulla nuova piattaforma Ppc (Premium platform combustion) in arrivo anche sulla nuova Q5. All’interno l’abitacolo è moderno e curatissimo, con la qualità e l’attenzione al dettaglio cui ci ha abituato il marchio. Il posto guida è calibrato molto bene e permette di assumere la corretta posizione a guidatori di tutte le taglie. Dietro il volante si trova il nuovo “palcoscenico digitale” già visto sulla Q6 e-tron, con strumentazione digitale ricca di funzioni, ben leggibile e un nuovo infotainment mosso da Android Automotive, con ottime funzionalità e facilità di utilizzo (c’è anche ChatGPT). L’aumento di passo (+ 7 cm) ha portato a maggior agio per chi siede dietro, ma non per le valigie: con 392 litri misurati dal Centro prove, la capacità del bagagliaio è solo discreta.
Come va. La Audi A5 è disponibile con un powertrain TDI da 204 CV e 400 Nm mild hybrid, che permette all’auto di muoversi a bassa velocità senza utilizzare la parte termica, comportandosi di fatto come un full hybrid. C’è poi anche a benzina, con motori da 150 e 204 CV, e la sportiva S5 con un V6 da 367 CV e trazione integrale. Consistente la spinta del 2.0 TDI, rafforzata da una componente elettrica che le dona grande tonicità ai bassi regimi, e consumi decisamente interessanti: l’A5 percorre mediamente 17,5 km/l, che in città diventano 19,3 km/l. Impressionante la silenziosità di marcia, specie alle andature più elevate, così come la capacità di assorbimento delle sospensioni, anche se l’assetto sportivo impone di sopportare qualche rigidità. Sterzo, telaio, schemi sospensivi raffinati e freni notevoli rendono la A5 molto piacevole fra le curve e, al tempo stesso, assai rilassante nei lunghi viaggi autostradali. Buona la dotazione e il funzionamento degli Adas, ma per avere la guida assistita di livello 2 occorre attingere alla lista degli optional.