Q3
Come va: stabile e sicura, è in grado anche di offrire un certo brio nel misto. L'Esp, però, come su molte Sport utility ha una taratura conservativa, che talvolta ne limita l'agilità. Per quanto riguarda i freni, il pedale, consistente e ben modulabile, fa da tramite con un impianto ben dimensionato, capace di garantire spazi d'arresto contenuti. Lo sterzo è leggero quanto basta per offrire una generale sensazione di agilità e, favorito anche dal rapporto di demoltiplicazione variabile, diventa pronto, preciso e consistente quando è necessario usarlo con decisione. Nel complesso è buono l'assorbimento delle sospensioni, così come l'insonorizzazione, a parte qualche fruscio alle alte velocità.
Pregi: oltre a una plancia razionale, ben fruibile e corredata da un infotainment completo, anche a livello di qualità percepita si conferma ai vertici della categoria
Difetti: la dotazione di serie è completa, anche se disturbano un po' le combinazioni obbligatorie di accessori, talvolta troppo vincolanti
Q3 Sportback
Come va. I motori vanno dai turbobenzina, denominati 35 TFSI nel caso dell’1.5 e 40 o 45 TFSI i 2.0 (anche plug-in hybrid, di cui parliamo sotto), mentre i quattro cilindri a gasolio, tutti due litri, sono 35 o 40 TDI. Abbiamo provato il propulsore a gasolio entry level, un classico della produzione di Ingolstadt: onesto e regolare, in questa versione da 150 cavalli se la cava bene e gestisce senza troppi affanni i quasi 1.800 chilogrammi della Sportback. Però non gli si può chiedere sportività, perché il meglio lo dà tra i 1.700 giri, regime sotto al quale è un po' vuoto, e i 3.500. E in questo intervallo c'è tutto quello che serve per affrontare ogni situazione. L'accordo con il cambio automatico a doppia frizione è buono, anche se non sempre ottimale. A volte, quando si va a riprendere dopo un rallentamento, c'è un attimo d'indecisione. Nulla di grave, per carità, però quanto basta per creare, in certe situazioni di traffico, un minimo d'imbarazzo. Perfettamente a proprio agio in autostrada, dov'è in grado di assicurare spostamenti veloci con un adeguato livello di confort, la Sportback non disdegna affatto le curve. Basta selezionare con il Drive select il setup Dynamic (il pulsante è sulla plancia; le altre opzioni disponibili sono Efficiency, Comfort, Auto, Off road e Individual) per ritrovarsi tra le mani un'auto dal carattere assai diverso. Riguardo ai consumi, infine, nei nostri test la Sportback ha ottenuto valori simili a quelli a suo tempo rilevati sulla Q3 con il medesimo motore. Si avvantaggia leggermente in autostrada dove, grazie alla miglior profilatura aerodinamica, percorre 14 chilometri con un litro di gasolio. Al volante dell'ibrida ricaricabile 45 TFSIe, con powertrain da 245 CV, la musica cambia. Il motore termico di origine Volkswagen, 1.4 turbobenzina, è accoppiato al cambio a doppia frizione e, tra i due, c’è un motore elettrico. La batteria al litio ha una capacità di 13 kWh e, quando si sceglie di viaggiare in modalità Ev, il range dichiarato secondo il ciclo Wltp oscilla fra i 45 e i 51 km. In discesa può contare suk recupero di energia, con l’elettrico che lavora come alternatore ed è anche un buon freno motore virtuale per non sollecitare troppo l’impianto frenante, che è elettroidraulico e vanta una buona modulabilità. Normalmente si viaggia in modalità ibrida, quella in cui la gestione elettronica fa lavorare con la massima efficienza i due propulsori. A disposizione ci sono la funzione battery hold, che consente di preservare la batteria per un successivo utilizzo Ev in area urbana, e la battery charge, dove il termico, oltre a fornire trazione, funge da generatore per ripristinare l’accumulatore, consci però del fatto che i consumi di benzina, per forza di cose, salgono un po’.
Pregi. In linea con le tradizioni della Casa: la Sportback è costruita con cura e attenzione. Infotainment completo e facile da impiegare.
Difetti. A volta l'intervento dell’Esp è così deciso da togliere direzionalità alle ruote. Motore turbodiesel di buon livello, ma la Q3 meriterebbe di più.