Q5
Come va. Apprezzabile il comportamento stradale, improntato all'omogeneità e progressività di guida più che alla sportività, che non è nel Dna di questo modello. Così, la Q5 si lascia condurre con naturalezza, senza mai diventare apprensiva; lo sterzo, tra l'altro, è sempre progressivo e un filo più pronto di prima. A ciò contribuisce l'altra novità importante della rinnovata Q5, ovvero il motore. Sulla Q5 40 TDI quattro, per esempio, si trova il solito due litri diesel, ma qui, oltre che guadagnare una manciata di cavalli (14, per la precisione), beneficia di una drastica cura dimagrante: oltre 22 chili in meno, quasi tutti tagliati grazie al basamento di alluminio, che ha sostituito quello di ghisa, e che contribuiscono nel loro piccolo a rendere la Q5 più reattiva nei repentini cambi di direzione. Per l'occasione il propulsore è stato anche dotato del sistema ibrido mild, che recupera l'energia in decelerazione, riducendo il consumo e le emissioni di CO2 (fino a 0,3 litri/100 km, secondo la Casa), consente di spegnere il due litri nei "veleggi" tra 55 e 160 km/h e anticipa lo stop ai semafori quando la vettura è ancora in movimento. Quanto alle prestazioni, l'accelerazione da 0 a 100 km/h richiede 7,6 secondi e la ripresa da 70 a 120 8,2 secondi. Merito dei 14 cavalli in più del motore, certo, ma anche del migliorato accordo con il cambio a doppia frizione, abbastanza lesto nel selezionare il rapporto migliore per accelerare con prontezza. Infine, le sofisticate sospensioni garantiscono un buon filtraggio delle irregolarità dell'asfalto e s'irrigidiscono un po', dietro, solo sugli ostacoli più pronunciati.
Pregi. Il nuovo impianto di infotainment è ricco di funzioni e si comanda (bene) in più modi. Adas aggiornati, guida assistita di livello 2.
Difetti. Pure con il divanetto scorrevole (optional), il bagagliaio non ha una capienza da record. Lo sterzo è stato affinato, ma la Q5 meriterebbe di più.