Le cosiddette calze da neve sono dispositivi di trazione invernale di tipo tessile. Sono state inventate nel 1996 da un esperto di pneumatici norvegese, Bård Løtveit, e alcune di esse soddisfano pienamente i requisiti di sicurezza e prestazioni previsti dagli standard internazionali sui dispositivi invernali.
Solo le calze da neve che rispondono alla norma tecnica internazionale EN 16662-1 emanata nel 2020 sono considerate a tutti gli effetti dispositivi invernali equivalenti alle gomme invernali o alle catene da neve. La nuova norma tecnica, infatti, si applica indipendentemente dal materiale utilizzato per realizzare i dispositivi “antineve”, al contrario della norma tecnica precedente, la UNI EN 11313, emanata nel 2010, che invece si applicava solo ai dispositivi di acciaio e che, quindi, fino al 2020 ha escluso le calze dall’utilizzo alternativo alle catene o agli pneumatici da neve.
In pratica, dal 2022, in seguito allo specifico riconoscimento da parte delle autorità italiane, qualsiasi dispositivo omologato secondo la nuova norma soddisfa l’obbligo, ove previsto, di circolare con dotazioni invernali. Insomma, le alternative possibili, in presenza di specifico segnale di obbligo di dotazioni invernali, adesso sono tre:
I vantaggi più importanti delle calze da neve omologate rispetto alle catene sono la leggerezza, la semplicità di montaggio e il fatto di poter essere utilizzate anche su ruote non “catenabili”, come si dice, ossia quelle in cui il montaggio delle catene, per motivi di spazio tra la gomma e il passaruota, non è ammesso dal costruttore dell’auto. Inoltre, le calze da neve garantiscono un comfort di guida e una silenziosità superiori a quello offerto dalle catene da neve.
Lo svantaggio, sempre rispetto alle catene, è la minore durata. Il tessuto, infatti, al contrario dell’acciaio, è soggetto a una maggiore usura, soprattutto quando la calza è usata a lungo su strade solo parzialmente innevate o del tutto sgombre da neve. Va ricordato, a questo proposito, che per ottenere l’omologazione secondo la nuova norma EN16662-1, le calze da neve devono percorrere almeno 120 km su asfalto asciutto senza deteriorarsi e, quindi, senza causare alcun problema di sicurezza.
Come le catene, le calze da neve vanno montate, all’occorrenza, almeno sulle ruote motrici dell’auto. Tuttavia, per aumentare le prestazioni di frenata e sterzata è opportuno montarle su tutte e quattro le ruote, in particolare sulle auto con trazione posteriore, in cui la trazione e la direzione sono impresse al veicolo su assi diversi. In ogni caso è consigliabile fare riferimento alle indicazioni contenute nel libretto di uso e manutenzione della vettura e delle calze.
Ovviamente, le calze da neve omologate possono essere montate sia su pneumatici estivi sia su gomme invernali.
Le calze da neve omologate sono dotate di specifiche istruzioni per l’utilizzo su strada. In generale, quando si utilizzano le calze da neve bisogna adottare alcune accortezze: evitare di far slittare gli pneumatici, evitate frenate e accelerazioni brusche, non superare in nessun caso i 50 km/h, adattando sempre la velocità alle condizioni meteo e della strada. In presenza di strade sgombre di neve e ghiaccio è consigliabile toglierle per evitare una precoce usura del tessuto.
La durata delle calze da neve dipende, ovviamente, dall’utilizzo he se ne fa. Se l’utilizzo è corretto, possono durare alcune centinaia di chilometri. Che possono equivalere, per la maggior parte degli utilizzi occasionali, ad alcuni/molti anni.
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