I pneumatici sono tra i più importanti componenti dell’automobile e sono fondamentali per la sicurezza: attraverso le loro piccole impronte a terra si scambiano tutte le forze che consentono di accelerare, frenare e dirigere la vettura e questo in ogni condizione climatica Inoltre, devono sopportare il peso di un veicolo e assorbire le asperità della strada. Il tutto, usurandosi poco e dissipando la minor quantità di energia possibile, per limitare il consumo e, quindi, contenere le emissioni di CO2. A tale importanza molto spesso non corrisponde un’adeguata attenzione da parte degli automobilisti per la manutenzione dei pneumatici e la giusta scelta al momento della sostituzione. Questa guida sintetizza molte informazioni utili per approfondire la conoscenza delle gomme e utilizzarle al meglio.
Il Codice della strada. I pneumatici montati su un’auto devono essere identici per misura e caratteristiche prestazionali (indice di carico e codice di velocità) e, preferibilmente, dello stesso modello e marca. Misure e caratteristiche devono essere uguali o superiori a quelle indicate nella carta di circolazione. Per il solo impiego stagionale dei pneumatici invernali è ammessa una deroga al codice di velocità, che può essere inferiore a quello indicato nel libretto, purché pari almeno a Q (cioè fino a 160 km/h). In tal caso va posta nel campo visivo del conducente un’etichetta che lo avvisi di tale limitazione oppure va impostata nella strumentazione la segnalazione di superamento del limite di velocità (possibile nelle vetture predisposte).
Le stagioni. L’obbligo di dotazioni invernali (pneumatici winter o catene da neve a bordo della vettura) su determinate strade va in genere dal 15 novembre al 15 aprile, ma con un mese di tolleranza: quindi, per esempio, i pneumatici estivi vanno montati entro il 15 maggio (ma ciò vale soltanto se si è optato per coperture con codice di velocità inferiore a quello riportato sulla carta di circolazione). In caso contrario, nulla vieta l’impiego, pur sconsigliato, di gomme invernali anche d’estate. I pneumatici all season o quattro stagioni non necessitano di essere sostituiti nel corso dell’anno.
Come leggere le sigle. Se si osservano attentamente i fianchi di un pneumatico si notano diverse scritte che forniscono utili informazioni: vediamo le principali. Innanzitutto, la misura (1), che deve corrispondere a quella indicata sulla carta di circolazione: nell’esempio è 205/55R16 91V. Ecco a cosa corrisponde questa sigla: 205 è la larghezza della sezione, da fianco a fianco, espressa in mm; /55 è la “serie tecnica” o il “rapporto d’aspetto”, cioè il rapporto percentuale tra l’altezza e la larghezza della sezione. Nell’esempio, l’altezza è il 55% della larghezza (ovvero 205x0,55=113 mm circa). R indica che il pneumatico ha carcassa radiale, mentre 16 è il diametro di calettamento in pollici, vale a dire quello della ruota su cui va montata la gomma: in questo caso è uguale a 406 mm (16x25,4). Ancora: 91 è l’indice di carico, cioè il carico massimo che la copertura può sopportare (nell’esempio, 615 kg), mentre V è la lettera che rappresenta il codice di velocità, cioè l’andatura massima ammessa (nel caso, 240 km/h). Attenzione, per il codice di velocità non vale l'ordine alfabetico; inoltre, la sigla ZR posta tra la serie tecnica e il diametro di calettamento (255/40ZR18) indica un pneumatico in grado di sopportare genericamente velocità superiori a 240 km/h. La parola Tubeless (2) indica che le coperture sono prive di camera d’aria; quelle che la richiedono sono marcate invece Tube Type. La lettera E con una o due cifre racchiuse in un cerchio (3) allude all’omologazione europea; il numero che segue è quello di omologazione. Le quattro cifre (5) poste al termine di un codice di otto caratteri preceduta dalla sigla DOT (6) rappresentano la data di fabbricazione del pneumatico: le prime due indicano la settimana, le ultime due l’anno. Nell’esempio, la copertura è stata fabbricata nella seconda settimana del 2013. DOT sta per Department of Transportation, l’ente statunitense che impose molti anni fa questa marcatura, che consente di determinare la marca e lo stabilimento di produzione, la misura, il modello, il tipo di struttura, oltre alla settimana di fabbricazione del pneumatico. Tale marcatura è stampigliata solo su un fianco. La sigla TWI (7) è ripetuta sei volte sulle spalle del battistrada in corrispondenza degli indicatori di usura (Tread Wear Indicator): sono piccoli risalti trasversali alti 1,6 mm, posti negli incavi del battistrada. Quando affiorano, la copertura ha raggiunto il minimo spessore ammesso del battistrada e va sostituita. Certi costruttori aggiungono altri indicatori che mostrano il limite prudenziale di spessore della scolpitura (3 mm per le gomme estive, 4 per le invernali).
L’etichetta europea. La scelta di nuove gomme è spesso complessa e di solito ci si affida al consiglio del gommista. L’Unione Europea ha però sviluppato un’etichetta (nell’immagine), simile a quella già in uso per gli elettrodomestici, che dovrebbe sintetizzare le informazioni più importanti per il consumatore. Introdotta nel novembre del 2012, dal maggio del 2021 ha una nuova veste, più ricca di dati: oltre alle consuete indicazioni sulla resistenza al rotolamento e alla frenata sul bagnato, suddivise in classi, compaiono, quando è il caso, il fiocco di neve che certifica le doti invernali della copertura e un QR code che permette di accedere a ulteriori informazioni sul prodotto.
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