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Pneumatici invernali: le differenze con le gomme estive


Pneumatici invernali: le differenze con le gomme estive
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Chi aveva già la patente negli anni Settanta e Ottanta ricorderà come con le piccole trazioni anteriori di allora ce la si cavava sulla neve nonostante i pneumatici estivi. Di gomme invernali, allora, alle nostre latitudini non se ne parlava e quando ci si trovava in difficoltà si montavano le catene. Oggi non è più così: sulla neve le gomme estive fanno paura perché l'aderenza è vicina allo zero, mentre con le invernali la vettura si guida senza difficoltà. Cos'è successo per arrivare a questa situazione? I pneumatici estivi sono via via diventati più "sportivi" anche sulle utilitarie, perdendo le lamelle che un tempo intagliavano i tasselli del battistrada; la mescola è ottimizzata per resistere all'usura e alle sollecitazioni anche alle alte temperature, ma col freddo si irrigidisce, perdendo grip. Nel contempo, in passato le automobili erano molto più leggere di quelle attuali, semplificando così il compito delle coperture. Insomma, le gomme "normali" di una volta avevano prestazioni decisamente inferiori alle attuali, ma anche un'indole più tuttofare, mentre oggi sono più specializzate; per questo motivo, per affrontare al meglio il rigido clima invernale e le nevicate la soluzione ideale è di cambiare le "scarpe" della propria vettura ai primi freddi, montando le coperture progettate per dare il meglio col gelo e con la neve.

DIFFERENZE TRA GOMME ESTIVE E INVERNALI

Le differenze tra i pneumatici estivi e gli invernali sono concentrati nel battistrada. Quello dei primi ha tasselli pieni, senza intagli, così da risultare rigidi e trasmettere senza ritardi i comandi dello sterzo. Le gomme invernali, invece, si riconoscono a colpo d'occhio perché la scolpitura è disseminata di lamelle, i sottili intagli che formano così numerosissimi spigoli che fanno presa sulla neve. Non si distingue a vista, invece, la mescola, che è più morbida rispetto a quella dei battistrada estivi e, soprattutto, si mantiene elastica anche alle basse temperature, conservando una buona aderenza. Questo è il motivo per cui le gomme invernali sono anche dette "termiche". L'unione di un battistrada ricco di lamelle e più spesso (si può arrivare a quasi 10 mm, contro i 7-8 delle estive) con la mescola più morbida fa sì che i pneumatici invernali siano più efficaci degli estivi non solo sulla neve, ma anche in tutte le condizioni in cui la temperatura ambiente è bassa (al di sotto dei 7°C) e l'asfalto sia umido o bagnato.

L'EVOLUZIONE DEL PNEUMATICO INVERNALE

La prima gomma da neve per auto è del 1936 e si deve all'azienda finlandese Suomen Gummitehdas, che molti anni dopo cambierà il nome in Nokian. Fino a circa vent'anni fa i pneumatici da neve erano a loro agio sulle strade innevate, ma sull'asciutto erano rumorosi e la guida si faceva incerta. E non poteva essere altrimenti, visto com'erano fatti: il battistrada era artigliato, simile a quello delle gomme per le fuoristrada, e la mescola non aveva le caratteristiche peculiari degli invernali attuali. Logico, quindi, che chi avesse provato fa quel tipo di pneumatici non ne avesse un buon ricordo. Ben diverso è il comportamento delle moderne gomme invernali, così chiamate per sottolineare l'attitudine a comportarsi al meglio in tutte le condizioni tipiche della brutta stagione e non solo sulle strade innevate. Grazie al battistrada lamellato e alla mescole "termiche" che restano elastiche anche alle basse temperature l'aderenza col freddo è migliore di quella delle gomme estive e la rumorosità di rotolamento è contenuta. Fino a qualche anno fa la velocità massima che potevano sopportare era inferiore a quella delle estive di pari misura, ma oggi sono anche disponibili gomme invernali con codice di velocità W (270 km/h) e perfino Y (300 km/h), quindi non vi sono limitazioni persino per chi desidera scatenare le supersportive sulle autostrade tedesche. 

COME SCEGLIERE LA GOMMA INVERNALE

Negli ultimi anni le possibilità di scelta delle gomme invernali sono aumentate a dismisura: sia i siti di commercio online dei pneumatici sia i gommisti offrono un ampio ventaglio di modelli, con prezzi molto diversi. Se a ciò s'aggiungono le opzioni di misure consentite dalla carta di circolazione della vettura si capisce come gli automobilisti spesso non sappiano che fare. Trattandosi di componenti fondamentali per la sicurezza, sui pneumatici non conviene lesinare: basta una frenata "lunga" a causa di una gomma inadeguata per essere costretti a sborsare una somma ben più importante del risparmio ottenuto. È quindi consigliabile evitare i prodotti di marchi sconosciuti, di cui non si conoscano le prestazioni. Se la propria auto è dotata di gomme di grosse dimensioni, può essere più conveniente scegliere pneumatici invernali di misura più piccola (ma ovviamente sempre presente nella carta di circolazione dell'auto) e montarli su cerchi dedicati. La spesa per l'acquisto può risultare inferiore a quella delle sole gomme invernali di pari dimensioni delle estive e lo scambio stagionale è più rapido ed economico. 

COME SI RICONOSCE UN INVERNALE

Da sempre, per il Codice della strada i pneumatici da neve o invernali sono quelli contraddistinti dalla marcatura M+S (Mud+Snow, ovvero fango e neve). Tutte le gomme "termiche" riportano quindi questa sigla sui fianchi. Ma dato che le Case possono decidere di adottare tale marcatura senza alcun vincolo (non sono richieste prove che certifichino il livello di prestazioni del pneumatico) essa si trova pure su coperture "tuttofare" come quelle montate in primo equipaggiamento su molte Suv. Tali pneumatici non offrono le migliori prestazioni sulla neve e, quindi, pur consentendo di adempiere agli obblighi di legge, non sono la soluzione ideale per l'inverno.

La presenza del "fiocco di neve" o "Snowflake" (o, più correttamente, 3PMSF – Three Peak Mountain Snow Flake) il simbolo di un fiocco di neve racchiuso nel profilo di una montagna, certifica invece che il pneumatico ha superato specifici test invernali a confronto con un riferimento secondo uno standard canadese e può essere posto sia sulle gomme invernali sia sulle "quattro stagioni" di buon livello. Tutti i pneumatici invernali recenti ne sono dotati, mentre i modelli più anziani ne possono esser privi, ma le vere gomme "termiche" si possono comunque riconoscere per il nome che rimanda alla neve, al ghiaccio o all'inverno (snow, ice, winter). 

COSA DICE LA LEGGE

Gli enti proprietari delle strade possono imporre tramite apposite ordinanze l'obbligo d'impiego di pneumatici invernali o di tenere a bordo le catene per tutta la durata del periodo invernale, a prescindere dalla presenza o meno della neve. Negli anni scorsi tali disposizioni si sono diffuse a macchia d'olio e con periodi di applicazione e prescrizioni spesso discordanti. Per mettere un po' di ordine, il 16 gennaio 2013 il Ministero dei trasporti ha emesso una direttiva con lo scopo di uniformare le ordinanze, sia per quanto riguarda la validità temporale sia per il dettaglio delle disposizioni. In particolare, il periodo in cui vanno prescritte le gomme invernali o le catene a bordo deve andare dal 15 novembre al 15 aprile e il testo dell'ordinanza deve seguire un fac simile predisposto dal Ministero. Ciclomotori e motoveicoli non sono interessati dalle disposizioni, che riguardano le autovetture e i mezzi commerciali fino a 3,5 tonnellate di peso, ma non possono circolare in caso di nevicate.

Dal 2009 si sono moltiplicate le ordinanze che prescrivono l'uso delle gomme invernali o delle catene. L'elenco aggiornato, con la possibilità di scaricare le disposizioni in formato pdf, si trova nel sito Pneumatici sotto controllo dell'Assogomma, l'associazione dei produttori di pneumatici, all'indirizzo http://www.pneumaticisottocontrollo.it.

La sanzione prevista dal Codice della strada se non si rispetta l'obbligo di pneumatici invernali o catene a bordo è una multa di 84 euro.

I pneumatici invernali possono essere di qualsiasi misura tra quelle presenti nella carta di circolazione. In alcuni casi, nel libretto sono anche indicate dimensioni che riportano la marcatura M+S: esse sono riservate alle sole gomme invernali, mentre le altre possono essere sia estive sia invernali.

Le gomme invernali, contraddistinte dalla marcatura M+S (Mud+Snow, fango e neve) per il solo impiego stagionale beneficiano di una deroga al codice di velocità, che può essere inferiore a quello indicato nel libretto, purché pari almeno a Q (160 km/h). In tal caso va posta nel campo visivo del conducente un’etichetta che lo avvisi di tale limitazione, oppure va impostata nella strumentazione la segnalazione di superamento del limite di velocità (nelle vetture predisposte).

Per impiego stagionale s’intende quello fissato dalla direttiva sulla circolazione stradale nel periodo invernale emessa dal Ministero dei trasporti il 16 gennaio 2013, che va dal 15 novembre al 15 aprile; successivamente, con la circolare n° 1049 del 17 gennaio 2014, il Ministero ha concesso un mese di tolleranza prima e dopo tale periodo per dar modo di sostituire i pneumatici. Di conseguenza, a  partire  dal  16  maggio  e  sino  al  14  ottobre non  è consentita  la circolazione con pneumatici M+S con codici di velocità inferiori a quelli riportati nella carta di circolazione: in caso di verifica l’infrazione comporta la sanzione di 419 euro, il ritiro della carta di circolazione e l’obbligo di collaudo presso un ufficio del Dipartimento per i trasporti terrestri. Va ricordato però che è ammesso l’impiego anche in estate dei pneumatici invernali o quattrostagioni se hanno codice di velocità uguale o superiore a quello indicato nel libretto. Per motivi di sicurezza è però consigliabile utilizzare sempre i pneumatici più adatti al periodo.

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