La seconda serie della coupé 5 porte conferma la sua linea originale, con tutta la praticità del portellone. La forma convince, certo, ma poi, il bello sulle auto di Ingolstadt sta nel gustarsi il resto. All’interno, si trovano i consueti toni scuri prediletti dalla Casa, con inserti di alluminio e il volante sportivo “tagliato”. Ma, soprattutto, spicca la cura assoluta con cui sono stati realizzati i dettagli, i comandi. Sensazione positiva che continua al posto guida, raccolto per via del tunnel alto. Sfiori i piccoli paddle, scegli di personalizzare la grande strumentazione digitale Virtual cockpit, a richiesta. Serve la mappa grande? Eccola, proprio davanti, chiara, gestibile tramite un dito della mano sinistra. La Sportback, con i suoi quattro metri e 73, non è piccola, però riesce a essere agile pure in spazi stretti. Ovvio, il meglio arriva fuori, in autostrada, dove domina il silenzio, in particolare ai posti davanti. Poi, quando si fanno sotto le curve, l’A5 Sportback ha modo di far valere il suo repertorio, fatto di elevate qualità stradali. Si può ambire a un buon grado di precisione e a un controllo sempre sicuro: e questo perché il rollio è modesto e lo sterzo aiuta, con il suo equilibrio e la sua comunicativa.
Come va. L'A5 non è una coupé estrema, però si sa rivelare molto performante. Abbiamo provato la versione spinta dal 2.0 a gasolio, un motore, tra l’altro, praticamente inavvertibile quando si avvia, perché è molto ben isolato. Il tempo sul giro realizzato sulla nostra pista di Vairano è stato di 1’25”12, ossia quasi tre secondi in meno di quello fatto registrare dall’A4 190 CV a trazione anteriore. E poi la guida è facile: si va forte, senza doversi impegnare troppo, e in gran sicurezza, come dimostrano i nostri test. In più, l’ombrello della trazione integrale permanente stoppa sul nascere ogni problema. Non solo: il modo progressivo ed elegante con cui vengono messe a disposizione le prestazioni, regala qualità e confort. Anche se, complici l’assetto sportivo e i cerchi da 19”, le irregolarità secche non passano inosservate. Sull’A5 Sportback, prestazioni alla portata e piacevolezza di guida si fondono in un mix raro. A garantire il risultato contribuisce il cambio doppia frizione S tronic, molto ben abbinato al 2.0 TDI. La trasmissione automatica, con i primi cinque rapporti ravvicinati, assicura una marcia gradevole, pur senza raggiungere le punte di eccellenza dello ZF con convertitore di coppia, quanto a fluidità in Drive e rapidità di risposta al momento di ridare gas. Il turbodiesel risulta equilibrato e vivace: spinge forte e con buona progressione, senza alzare mai la voce. Sulla A5, infine, sono presenti numerosi sistemi di assistenza alla guida (alcuni dei quali a richiesta): dal cruise control adattivo, dotato di funzione Stop&Go, efficace e dall’azione improntata alla prudenza, al Traffic jam assist, attivo tra 0 e 65 km/h. Dispositivi combinati per togliere più d’una incombenza nel traffico pesante e in coda. Il guidatore, però, resta sempre al centro della scena.
Pregi. Prestazioni molto elevate con la due litri a gasolio. In più, in tema di comportamento stradale, è tanto equilibrata e sicura quanto veloce. L'abitacolo di questa A5 può essere considerato quasi perfetto, per l'ambiente costruito con cura e per i tanti accessori disponibili.
Difetti. Accessibilità posteriore: la forma spiovente del tetto e il divano un po' infossato non facilitano l'uscita dalla seconda fila. Sospensioni rigide, in difficoltà sugli ostacoli più secchi, dove si registra qualche sollecitazione di troppo. In particolare sulle vetture dotate di assetto sportivo e pneumatici ribassati.

Tutta nuova, con linee più tese e rivisitazione della calandra single frame, la seconda generazione dell'Audi A5 è più bassa e più larga rispetto alla precedente. Per il resto l'impronta rimane la stessa, col lungo cofano anteriore e il profilo a sinusoide che percorre la fiancata, per un'aerodinamica ancora più efficiente (il cx è di 0,25). Completano il quadro i gruppi ottici a Led in coda e Matrix Led (optional) anteriori, con indicatori di direzione dinamici. A richiesta c'è il differenziale sportivo per l'assale posteriore, gli ammortizzatori regolabili attraverso il Drive select e lo sterzo dinamico, che varia il rapporto di trasmissione in funzione della velocità e dell'angolo di sterzata. Di serie, invece, monta il nuovo servosterzo elettromeccanico. La trazione è anteriore o integrale.Come va: lo sterzo è preciso, diretto e progressivo, l'assetto neutro. Ottimo il confort a bordo, garantito sia dalla capacità delle sospensioni di assorbire le imperfezioni del manto stradale sia dalla buona  l'insonorizzazione. ​

L'Audi A5 si è di recente rinnovata con un leggero restyling, che ha riguardato tutte le versioni, compresa la cabriolet. In sostanza è stata aggiornata nel design, nelle dotazioni e nei motori seguendo la strada intrapresa con la A4. Esteticamente le A5 sono state riviste nella forma dei paraurti e nella mascherina, con prese d'aria dal taglio sportivo e il “single frame” dotato di una nuova griglia interna. Minigonne laterali più snelle e il diffusore posteriore con terminali di scarico trapezoidali completano il nuovo look. Tutti gli allestimenti offrono di serie i gruppi ottici a Led, con i Matrix Led opzionali, mentre tra gli optional debuttano i kit estetici Advanced ed S Line abbinati a 12 tinte esterne e agli interni coordinati. Il colore District Green dell’immagine di copertina è inedito. Gli interni seguono le ultime tendenze e abbandonano il comando rotante dell'MMI nella console centrale. L'Infotainment MMI Touch Display è ora gestito direttamente attraverso lo schermo da 10,1 pollici e la nuova grafica dei vari menù. Il sistema MIB3 porta in dote i servizi connessi, Audi Connect e Audi Connect Plus, che includono le informazioni sul traffico e sui parcheggi, i sistemi Car-To-X, l'hotspot wi-fi e la connessione remota con il veicolo attraverso la App MyAudi, che dà la possibilità di utilizzare lo smartphone (Android) anche per accedere al veicolo. Per quanto riguarda le motorizzazioni, per la A5, l'Audi ha confermato quattro motorizzazioni con il powertrain ibrido con sistemi a 12 Volt, tutte abbinate soltanto il cambio automatico. Al top della gamma troviamo la S5 TDI, equipaggiata con il V6 3.0 da 347 CV e 700 Nm, dotato del sistema ibrido MHEV a 48 Volt. La S5 tocca i 100 km/h da fermo in 5 secondi netti, mentre la velocità massima è autolimitata a 250 km/h. Trazione integrale, cambio automatico otto marce e assetto sportivo sono di serie, mentre gli ammortizzatori a controllo elettronico rimangono optional.
Come va. L’A5, anche in versione cabrio, è un’auto agile e sempre rassicurante. Equipaggiata con le opzionali sospensioni adattive, sfodera una personalità che non delude le attese. Infatti, vanta una forma atletica di tutto rispetto, frutto di elevati limiti di tenuta e di una notevole agilità, nonché della trazione integrale, e assicura una guidabilità istintiva a qualsiasi andatura e su ogni tipo di percorso. Insomma, il feeling di guida è sempre gradevole, grazie al corretto dialogo fra volante e avantreno, all’omogeneità delle risposte e alla corretta postura impressa dall’assetto, a prescindere dalla modalità di configurazione vettura che si sta utilizzando. Quello più sportiva, ovviamente, rende più reattivo il carattere del turbodiesel di 2.0 litri con 190 CV. Un’unità che mantiene quanto promette sulla carta. Infatti, pur non avendo un’indole particolarmente sportiva, offre un’erogazione sempre pronta e fluida e spinge adeguatamente quando s’affonda l’acceleratore. Il suo rendimento è ben scandito anche dall’attività del cambio a doppia frizione con sette marce, al quale si può solo imputare - in modalità Auto e Confort - di non essere sempre lesto nel reagire quando si ridà gas dai regimi più bassi. In questi casi occorre, quindi, ricorrere ai paddle al volante per ottenere l’effetto desiderato.