Corolla Cross
La Corolla Cross è una Suv di segmento C che riprende molti degli stilemi della Toyota, a cominciare dalle ampie protezioni per la carrozzeria. All’interno la seduta è rialzata, a quasi 60 cm dalla strada, offre tante regolazioni e regala una bella sensazione di padronanza. Lo spazio non manca neppure per gli altri passeggeri, in particolare per testa e spalle. La plancia è ispirata alla più grande Rav4 e ha finiture adeguate alla categoria, anche se non manca qualche dettaglio sotto tono, come le plastiche rigide e i (pochi) portaoggetti senza rivestimenti interni. Centrato il bilancio tra multimedialità (strumentazione digitale da 12,3” configurabile e infotainment da 10,5”) e comandi fisici, ben individuabili e a portata di dito. Nelle versioni a trazione integrale il motore piazzato tra le ruote posteriori ruba un po’ di spazio al bagagliaio, che ha una forma poco regolare e fianchi non rivestiti: 319 i litri misurati dal Centro prove.
Come va. Disponibile con powertrain full hybrid da 140 e 197 CV (quest’ultimo anche con la trazione integrale), la Corolla Cross dà il meglio di sé quando ci si muove in souplesse, sfruttando la spinta della componente elettrica e lasciando girare l’unità termica a bassi regimi: in città si fanno 25,6 km/litro (reali), con una media di 18,1 km/litro. Alzando il ritmo (e la velocità) aumentano il rumore del motore e quello proveniente dai fruscii aerodinamici. Le sospensioni sono ben tarate per chi cerca il confort, a scapito di un po’ di rollio alle andature più sostenute. La Suv giapponese è comunque facile e affidabile, e garantisce sempre sicurezza in ogni situazione. La discreta luce da terra e gli sbalzi piuttosto ridotti permettono alla Corolla Cross di affrontare a cuor leggero una certa varietà di sterrati. L’impianto frenante resiste bene alla fatica ma ha spazi di arresto sempre piuttosto lunghi. La suite di Adas Toyota Safety Sense, con la guida assistita di livello 2, è di serie su tutta la gamma; le versioni più ricche aggiungono il monitoraggio dell’angolo cieco e la frenata d’emergenza in retromarcia.