La variante alla spina dell'ibrida giapponese ha dato il via a un vero e proprio salto generazione, grazie alla possibilità di muoversi a emissioni zero per una sessantina di chilometri. L'abitacolo è dominato dalla grande console centrale, su cui trova posto il sistema multimediale, e dalla strumentazione (in realtà una serie di display Tft), che occupa quasi tutta la parte alta della plancia. Si sta seduti nettamente più in basso rispetto alla versione precedente (circa sei centimetri), cosa che suggerisce una posizione di guida quasi sportiva. Omologata per quattro persone, ospita i passeggeri dietro su due comodi sedili singoli separati da un ampio bracciolo centrale fisso. Per quanto riguarda il bagagliaio, le batterie portano via parecchio spazio, che risulta praticamente dimezzato rispetto a quello della versione "normale" (la capacità utile rilevata dal nostro Centro Prove è di soli 203 litri, contro i 407 della sorella).Come va: il limite di tenuta non è molto elevato, ma le reazioni sono progressive e prevedibili, anche grazie a un Esp ben calibrato. Con il solo motore elettrico la giapponese raggiunge i 130 km/h e si dimostra vivace e dinamica. Buona la capacità delle sospensioni di assorbire le asperità dell'asfalto. Lo sterzo è sufficientemente preciso e ha un buon carico in ogni situazione.
Pregi: i consumi restano il suo punto di forza. Oltre ai citati 60 chilometri a emissioni zero, in modalità ibrida la giapponese consente percorrenze di 30 km/l in città.
Difetti: la cubatura del bagagliaio è veramente ridotta. La forma irregolare del vano e l'altezza limitata non permettono, poi, di sfruttarlo al meglio.