Yaris Cross
Da fuori sembra una RAV4 in miniatura, ma le dimensioni sono quelle giuste per affrontare la città. L’abitacolo è lo stesso della “sorella” Yaris, e come lei offre uno spazio più che adeguato per quattro adulti. Il posto guida è leggermente rialzato, come ci si aspetta da una crossover urbana. La plancia ha linee mosse e uno stile moderno, è molto pratica (tanti i vani portaoggetti e ben disposti i comandi), ma non brilla per la ricercatezza dei materiali. L’infotainment con schermo da 8,9”, di serie su tutte tranne la base, ha un’interfaccia semplice e veloce nella risposta, con connettività wireless per i dispositivi Android e Apple. Comoda la plancetta con tasti fisici per il climatizzatore automatico. I 24 cm in più rispetto alla Yaris da cui deriva servono a regalare alla crossover giapponese un bagagliaio da 341 litri (misurati dal nostro Centro prove), tra i migliori del segmento. Non è al top per finiture, ma il piano è regolabile su due livelli e di serie è frazionato.
Come va. La Yaris Cross è disponibile solo con motore 1.5 full hybrid da 116 CV, ereditato dalla berlina, che regala le principali soddisfazioni al distributore: quasi 20 km/litro di media che diventano 25,6 in città, il suo territorio d’elezione (dove si apprezzano anche lo sterzo leggero e il ridotto diametro di volta). È disponibile con la trazione integrale: un piccolo motore elettrico al retrotreno aiuta in caso di scarsa aderenza, ma non è adatta al fuoristrada impegnativo. Il confort è buono e la taratura morbida delle sospensioni rende piacevole muoversi in città, anche se gli ostacoli più secchi tendono a farsi sentire nella seconda fila di sedili. Curata l’insonorizzazione, anche a velocità autostradali. Il telaio rigido, la buona distribuzione dei pesi e la massa contenuta la rendono agile e sicura, anche dopo qualche manovra improvvisa. Di serie fin dall’allestimento base la guida assistita di livello 2; a parte si paga solo il monitoraggio dell’angolo cieco e la frenata automatica in retromarcia.