COS’È
Il Codice della strada definisce “corsia di emergenza” la corsia, adiacente alla carreggiata, destinata alle soste di emergenza, al transito dei veicoli di soccorso e, eccezionalmente, al movimento dei pedonii. È separata dalle corsie di marcia da una striscia bianca continua. Ricordiamo che la striscia bianca continua indica il limite invalicabile per i veicoli che marciano lungo la corsia di marcia e può
essere oltrepassata solo dai veicoli in attività di servizio di pubblico interesse e dai veicoli che debbono effettuare una sosta di emergenza.
DOV’È
È una corsia presente sulle autostrade e sulle strade extraurbane principali (ma a volte può essere sostituita da una banchina pavimentata),
COM’È
La corsia di emergenza ha una larghezza compresa tra 2 e 3,5 m.
QUANDO SI PUÒ USARE
La corsia di emergenza può essere utilizzata solo in una situazione di emergenza, ossia quando si debba interrompere la marcia perché il veicolo non è più utilizzabile per avaria al motore, agli pneumatici, alle luci oppure perché deve arrestarsi per un malessere fisico del conducente o di un passeggero. In caso di sosta sulla corsia di emergenza per uno dei suddetti motivi, bisogna collocare il segnale triangolare mobile di pericolo sulla stessa corsia di emergenza a una distanza di 100 metri dal mezzo fermo. Ricordiamo che la legge prevede che il conducente che scende dal veicolo fermo in corsia di emergenza debba indossare il giubbino o le bretelle retroriflettenti.
PER QUANTO TEMPO SI PUÒ USARE
La sosta d'emergenza non deve eccedere il tempo strettamente necessario per superare l'emergenza stessa e non deve, comunque, protrarsi oltre le tre ore. Decorso tale termine il veicolo può essere rimosso coattivamente.
COSA SI PUÒ E COSA NON SI PUÒ FARE SULLA CORSIA DI EMERGENZA
Sulle corsie per la sosta di emergenza:
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