Il Codice della strada prevede per le autostrade una velocità massima di 130 km/h. Tuttavia, prevede anche la possibilità di innalzare tale limite a 150 km/h a certe condizioni:
Nonostante questa disposizione sia in vigore dal 2003, nessuna concessionaria ha mai innalzato il limite a 150 km/h.
In caso di precipitazioni atmosferiche di qualsiasi natura, la velocità massima non può superare i 110 km/h.
Il fatto che la velocità massima autostradale sia fissata in 130 km/h non esclude, ovviamente, che possa essere abbassata localmente, attraverso l’installazione di una specifica segnaletica, nei tratti in cui le caratteristiche del tracciato (larghezza della carreggiata e delle corsie, raggi di curvatura, profilo altimetrico eccetera) o situazioni contingenti particolari (per esempio la presenza di cantieri) determinino le condizioni per abbassare, appunto, il limite massimo di velocità.
In ogni caso, il limite massimo che deve essere rispettato dall’utenza è sempre quello indicato dai segnali.
Il Codice della strada prevede anche la possibilità di fissare un limite minimo di velocità che i veicoli circolanti sulla strada, o su una o più corsie di essa soggette al segnale, sono tenuti ad osservare.
Come abbiamo visto, in genere il limite massimo di velocità in autostrada è di 130 km/h, ma può essere abbassato su specifici tratti. Il Codice della strada, però, va oltre e stabilisce che alcune categorie di veicoli non possano in nessun superare una determinata velocità in autostrada:
Ovviamente, su queste categorie di veicoli prevale il limite indicato su strada ove inferiore a quello specifico del veicolo. Se, per esempio, lungo un determinato tratto autostradale è presente il limite di 90 km/h, anche gli autobus dovranno attenersi a tale limite.
Premesso che non bisogna mai superare il limite di velocità indicato (in generale 130 km/h salvo diversa indicazione), la velocità di marcia può essere influenzata da molte variabili, tra le quali le principali sono il tempo meteorologico (per esempio, in caso di pioggia non bisogna in nessun caso superare i 110 km/h mentre in caso di nebbia può essere indicata localmente la velocità da tenere in funzione della segnaletica orizzontale sperimentale eventualmente presente) e il traffico. È evidente che in caso di traffico congestionato la velocità potrà essere fortemente influenzata da quella degli altri veicoli.
In alcuni tratti autostradali possono essere in vigore dei limiti minimi di velocità al di sotto dei quali non si può viaggiare. In generale, traffico e tempo permettendo, è consigliato, per le auto e per le moto, marciare sempre a velocità superiori a quella massima prevista per gli autoveicoli destinati al trasporto di cose di massa complessiva a pieno carico superiore a 12 t, ossia 80 km/h. Una velocità di crociera inferiore a 80 km/h in presenza di traffico pesante, infatti, può essere pericolosa e, costringendo i mezzi pesanti a effettuare un sorpasso, può determinare una inutile e pericolosa situazione di congestione in presenza di traffico intenso.
Il controllo della velocità in autostrada è riservato alla Polizia Stradale. E gli agenti possono utilizzare qualsiasi tipologia di apparecchiatura, sia per il controllo della velocità puntuale (per esempio un normale autovelox) oppure per il controllo della velocità media, come il Tutor. Lo strumento più utilizzato è il Tutor in ragione del fatto che si tratta di un’apparecchiatura stabilmente installata sull’infrastruttura stradale, che può essere gestita da remoto e che permette, appunto, il più ragionevole controllo della velocità media lungo un determinato tratto. A questo proposito, può essere utile leggere la specifica guida al Tutor.
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