Come va. Al momento dell'accensione, con il 100% di batteria, l'indicatore segna un range di 570 chilometri, ma secondo i dati di Wolfsburg, la percorrenza è di circa 500 km (ciclo Wltp). La ID.4 fa buon uso della sua batteria da 77 kWh netti, che si può ricaricare in modalità fast con corrente continua fino a 125 kW e in alternata trifase fino a 11. Si sarebbe forse potuto fare ancora meglio con una sezione di rigenerazione dell'energia più strutturata, mentre qui c'è soltanto la posizione "B" (brake) del cambio, tra l'altro non particolarmente energica nell'azione di rallentamento. Il fatto di essere una trazione posteriore con un corretto bilanciamento tra avantreno e retrotreno rende la ID.4 quasi del tutto neutra in curva, con un po' di rollio (inevitabile con una massa totale di 2.150 kg, di cui 1.130 dietro), mitigato dal baricentro molto basso. L'assetto della 1st Edition è completato da gomme da 21 pollici (235/45 davanti e 255/40 dietro), che per forza di cose non possono essere anche molto confortevoli; qui, tuttavia, viene in aiuto la rigidezza della piattaforma Meb, che fa un doppio uso dell'incastellatura di contenimento delle batterie: protettiva e strutturale. Le vibrazioni non filtrano all'interno, si "fermano" fra la sospensione e il telaio, prima di raggiungere l'abitacolo. I dati ufficiali dichiarano 0-100 in 8,5 secondi e velocità autolimitata a 160 km/h, uno standard (o quasi) per le elettriche di questa classe. Il motivo è semplice: nel quotidiano questo "tetto" non toglie divertimento nella guida e neppure la possibilità di una rapida ripresa in autostrada, mentre allo stesso tempo riesce ad allungare, e di molto, la durata della batteria. Non soltanto in termini di autonomia, ma anche per quanto riguarda la longevità. In ogni caso, gli accumulatori vantano una garanzia di otto anni o 160 mila chilometri.