Realizzata sulla nuova piattaforma modulare Mqb A0, la sesta serie della Polo è offerta solo nella versione a cinque porte. Lunga poco più di 4 metri, con un passo di 2,56 (+53 mm) raggiunge gli ingombri della Golf di quarta generazione. A beneficiare delle nuove misure è l'abitacolo, che ora offre più spazio per tutti i passeggeri, oltre al bagagliaio, la cui capacità è cresciuta da 280 a 351 litri. Tre i livelli del vano: il più basso è quello dell'alloggiamento della ruota di scorta (o del kit di riparazione), un pozzetto di nuda lamiera non straordinariamente sfruttabile, ma con una capienza non trascurabile di 58 litri; c'è poi il piano di carico vero e proprio, che può essere sistemato in basso per massimizzare la volumetria, o più in alto, in base alla necessità di trasporto e per compensare il gradino che si forma abbattendo gli schienali del divano. E sulle paratie laterali ci sono comodi ganci di plastica per i sacchetti della spesa e anelli di ancoraggio. Nell'abitacolo, la nuova plancia a sviluppo orizzontale ingloba il display dell'infotainment, con vetro protettivo e schermo da 6,5 e 8 pollici, con la strumentazione interamente digitale Active Info Display. Accanto ai già noti App-Connect (che include la compatibilità con gli standard Apple CarPlay, Android Auto e Mirror Link) e VW Connect, è disponibile anche WePark, un'applicazione per pagare i parcheggi via smartphone. Infine, nel cassetto portaoggetti davanti al sedile del passeggero, si trovano il lettore di compact disc e lo slot per le schede, mentre sotto i comandi del Climatronic, spiccano due prese Usb, l'ingresso Aux e un vano portaoggetti con il sistema di ricarica a induzione per gli smartphone predisposti.
Come va: equilibrio e piacevolezza di marcia sono fra le sue doti migliori, assieme a un comportamento sincero, affidabile e prevedibile, con l’elettronica che, eventualmente, vigila con assoluta discrezione. Lo sterzo è gradevole, leggero il giusto, progressivo e abbastanza pronto, sempre nel rispetto delle caratteristiche della vettura: un comando centrato sul modello, capace di dare un feedback puntuale e preciso in manovra e in velocità. L'impianto frenante garantisce prestazioni costanti anche sotto stress, però con spazi d’arresto inaspettatamente lunghi, soprattutto sui fondi differenziati. Ottimo il feeling del pedale, contraddistinto da una fine modulabilità. A livello di confort sorprende per la silenziosità e l’assenza di vibrazioni (lo Start&Stop è praticamente inavvertibile), anche se chi siede dietro soffre di più i passaggi sulle asperità.
Pregi: la Polo si apprezza per l'omogeneità delle sue qualità, pressoché sotto ogni profilo, dal posto guida al bagagliaio. E la sicurezza è uno degli aspetti più curati, a giudicare dalla dotazione di serie (il sistema di controllo anticollisione con funzione di frenata d’emergenza e riconoscimento dei pedoni) e dalle opzioni disponibili a pagamento (regolatore di velocità attivo, funzionalità Stop-and-Go per la marcia in colonna e monitoraggio degli angoli ciechi).
Difetti: dall'impianto frenante ci si aspetterebbe un'efficacia maggiore in tutte le condizioni di carico