La terza generazione della Suv media della Volkswagen è appena arrivata sul mercato: contenuto l’aumento degli ingombri, più incisive le novità stilistiche (che hanno portato anche a una consistente riduzione del Cx, che passa da 0,33 a 0,28). Il design rimane fedele allo stile della Tiguan di sempre, ma i gruppi ottici anteriori e la fascia luminosa a tutta larghezza nella coda rimandano agli ultimi modelli della Casa tedesca. Le novità principali sono nell’abitacolo, dove spicca il grande schermo centrale del nuovo infotainment MIB 4, da 12,9” (su richiesta da 15”), con connettività Android Auto e Apple Carplay wireless di serie. Tornano i tasti fisici sul volante, la leva del cambio automatico sul piantone libera spazio nel tunnel centrale, e il climatizzatore è automatico a tre zone su tutta la gamma. Pur mantenendo il passo del modello uscente, aumenta lo spazio a disposizione dei passeggeri e dei bagagli: la capacità del bagagliaio è cresciuta di 37 litri e arriva a 652 complessivi.
Come va. Attualmente la gamma della Tiguan prevede motori a benzina mild hybrid 48V da 130 e 150 CV e i 2.0 TDI turbodiesel da 150 CV, tutti a trazione anteriore e con cambio automatico Dsg di serie. Nel corso del 2024 arriverà anche la eHybrid Phev da 204 e 272 CV, con batterie da 19,7 kWh per un'autonomia in modalità elettrica di circa 100 km. La nuova Suv tedesca punta a essere un’auto dal comportamento più neutro e sincero della precedente, senza che il confort abbia a risentirne. Il nuovo sistema di controllo elettronico DCC Pro, su richiesta, introduce sospensioni a due valvole e un nuovo software di gestione del telaio che migliora l’handling e la precisione dei cambi di direzione. Ricca la dotazione di Adas: cruise control adattivo, mantenimento della corsia di marcia, frenata automatica di emergenza (anche in retromarcia e nelle svolte), parcheggio automatico e telecamera posteriore sono di serie per tutte le versioni.