La Volkswagen T-Cross condensa in soli 4,11 metri di lunghezza tutto quello che si può desiderare da una B-Suv: un’auto versatile, con frontale accattivante, posizione di guida dominante, abitacolo ben sfruttato. In più, rispetto alle rivali, mette sul piatto una dotazione di Adas senza precedenti: dall’allestimento intermedio Style, infatti, sono di serie tutti i più avanzati sistemi di guida assistita, e peraltro funzionano anche piuttosto bene. La T-Cross svetta sulle rivali in materia di infotainment. Almeno in termini di grandezza dello schermo touch, che è da 8” quando le concorrenti, mediamente, si fermano a 7. Inoltre, qui è possibile avere la strumentazione digitale riconfigurabile, un plus notevole. Di base c’è la radio DAB, ma per tutto il resto (connessione per gli smartphone, ricarica wireless, navigazione) occorre attingere dalla lista accessori. Se l’infotainment è al top per la categoria, la T-Cross appare allineata alla media della categoria per quanto riguarda la qualità percepita. Questa crossover è solida e ben costruita, ma guardando le plastiche della plancia, che sono di materiale rigido anziché morbido come sulla Polo, gli affezionati del marchio potrebbero rimanere un po’ delusi. A parte questo, la plancia e i comandi hanno appaiono razionali e ben fruibili: tutto è dove dovrebbe essere e questo aumenta la qualità della vita a bordo. La posizione di guida è rialzata e ben accessibile e anche la visibilità è ottimale, grazie alle ampie superfici vetrate e ai montanti anteriori che non ostruiscono. Sulla T-Cross si ha la sensazione di essere su un'auto più accogliente rispetto a quello che potrebbero suggerire le misure esterne. Anche se di fatto, rispetto a una Polo, lo spazio è più o meno lo stesso, a parte qualche centimetro in più per le ginocchia di chi sta dietro. Ben più ampio, invece, il baule: in condizioni normali, la T-Cross offre lo stesso volume della Polo (319 litri), ma sfruttando il divano scorrevole e il piano di carico posizionabile su due livelli, si può raggiungere quota 377 litri, un valore ai vertici della classe.
Come va. Abbiamo provato la 1.0 TSI 95 CV Style, dotata di un 3 cilindri 1.0 turbo capace di regalare belle soddisfazioni: è brillante, ma capace al tempo stesso di garantire consumi contenuti. Sempre discreto e molto fluido, appare efficace anche in questo step base di potenza (per chi vuole di più, c’è anche il 115). Ha un allungo più che dignitoso e una coppia “solida” quanto basta in basso per limitare l'uso del cambio, tranne in autostrada dove la quinta a volte risulta un po' lunga per sostenere i rapidi cambi di passo. Altre soddisfazioni arrivano, appunto, dalle percorrenze: con 15,4 km/litro in media e 40 litri di serbatoio, sono garantiti più di 600 chilometri di autonomia. Inoltre la T-Cross si difende bene anche in autostrada e nel ciclo urbano, con oltre 14 km/litro in entrambe le situazioni. In città, tra l'altro, è apprezzabile l'efficacia di assorbimento delle sospensioni pure su buche e lastroni, oltre a un'ottima silenziosità sul pavé.
Pregi. Dotazioni di sicurezza complete: la T-Cross ha davvero tutto, in fatto di Adas, compreso il mantenimento attivo della traiettoria. Motore tre cilindri 1.0 fluido, elastico e poco assetato di benzina.
Difetti. Qualità percepita meno appagante rispetto ad altri modelli Volkswagen: colpa soprattutto delle plastiche rigide dell'abitacolo. Ripresa un po’ lenta: per riguadagnare velocità con prontezza occorre spesso scalare marcia.