La Volkswagen T-Cross è stata appena aggiornata nel look, con piccole modifiche al taglio dei paraurti e ai fari. È compatta (411 cm, 6 in più della Polo da cui deriva) e si muove agile in città, dove si apprezza la seduta rialzata. Adeguato lo spazio per quattro persone, anche dietro, più di quanto le dimensioni esterne lascerebbero immaginare. All’interno la novità principale è lo schermo dell’infotainment posizionato più in alto, con connettività wireless per Android Auto e Apple CarPlay, abbinato alla strumentazione digitale da 8” di serie per tutte le versioni (da 10,25” negli allestimenti superiori). Le finiture sono curate ma è tanta la plastica rigida, anche nella parte alta della plancia. La Suv compatta tedesca è più versatile delle concorrenti, grazie al divanetto scorrevole di 14 cm per privilegiare lo spazio per i passeggeri o i bagagli, che hanno a disposizione dai 319 ai 378 litri. Volendo si può abbassare anche lo schienale del passeggero, così da caricare oggetti fino a 2,78 m di lunghezza.
Come va. Con il restyling la T-Cross è disponibile solo con il 1.0 tre cilindri da 95 e 115 CV, quest’ultimo con cambio manuale o automatico DSG. Il motore è brillante, vivace ed elastico, capace al tempo stesso di garantire consumi discretamente contenuti: 15,4 km/litro in media rilevati dal nostro Centro prove, che diventano 14,2 in città. Il cambio a doppia frizione, puntuale e rapido, rende la marcia fluida e piacevole; bene anche il manuale, dove però la quinta molto lunga costringe a scendere di un rapporto per prendere velocità. Lo sterzo è preciso, ma al tempo stesso leggero quanto serve per regalare alla T-Cross la giusta agilità nel traffico. Il comportamento dinamico è sicuro e reattivo senza sacrificare il confort, assicurato dalla taratura morbida delle sospensioni e dall’ottima insonorizzazione dell’abitacolo. Ricca la dotazione di Adas, che offre di serie la guida assistita di livello 2.