Con la seconda generazione la Renault Zoe è cambiata a livello estetico: oltre al nuovo cofano, con la losanga più generosa, e ai paraurti rivisti, sono stati aggiunti gruppi ottici a Led, sia davanti sia dietro, e le frecce dinamiche. Totalmente rinnovati anche gli interni, con la plancia rivestita di materiali morbidi ed ecocompatibili, al centro della quale spicca lo schermo touch verticale, che arriva fino a 9,3 pollici; per la strumentazione digitale, invece, il display da 10" è di serie su tutte le versioni. Comodo il sistema di navigazione (Renault Easy Link), che dà informazioni sulle stazioni di ricarica più vicine, accertandosi anche della disponibilità delle singole colonnine, mentre le mappe si aggiornano automaticamente. Non mancano prese Usb dedicate ai posti posteriori e la ricarica wireless per lo smartphone. Immutate, invece, le misure della carrozzeria: in rapporto alle dimensioni esterne lo spazio a bordo è discreto, ma dietro tre persone stanno un po' strette. Con 334 litri (rilevati dal nostro Centro Prove), il vano bagagli risulta capiente, anche se la soglia è alta e, ripiegando gli schienali (ora anche frazionabili), si forma un gradino sul fondo. Per quanto riguarda il sistema di propulsione, la novità è costituita dal motore R135, che raggiunge i 135 cavalli e 245 Nm di coppia (la R110 si ferma a quota 110 CV e 225 Nm). Le prestazioni dichiarate parlano di uno 0-100 km/h inferiore ai 10 secondi, mentre la velocità massima è di 140 km/h. Merito anche del nuovo pacco batterie da 52 kWh, che consente alla Zoe R135 un'autonomia dichiarata nel ciclo Wltp pari a 390 km. Per quanto riguarda i tempi di rifornimento, con una colonnina da 50 kW occorre mezzora per l'80% di energia, mentre con quelle a 11 e 22 kW servono, rispettivamente, due ore e 60 minuti per avere 120 km di autonomia. Infine, per un pieno da zero (o quasi), con la wallbox da 7 kW servono poco meno di nove ore e mezza. Con l'incremento delle prestazioni, sono stati montati i freni a disco anche al posteriore (prima erano a tamburo), cerchi più grandi (da 15" e 17", a seconda dell'allestimento) e la modalità "B", che aumenta la frenata rigenerativa in rilascio. Particolarmente ricca, infine, la dotazione di Adas: di serie ci sono la frenata automatica d'emergenza, il riconoscimento dei segnali stradali, l'assistenza nel mantenimento della corsia e l'avviso angoli bui.
Come va: con 136 cavalli, la Zoe è diventata assai più brillante e a suo agio in ogni frangente. E, come in tutte le EV, la risposta all'acceleratore è rapida. Inoltre, mantiene un comportamento adeguato anche nelle manovre di emergenza, grazie soprattutto all'Esp ben tarato, che agevola non poco il controllo della vettura. L'impianto frenante garantisce spazi d'arresto ridotti sull'asciutto ed è insensibile alla fatica. È stabile, ma va un po' lunga sui fondi ad aderenza differenziata. Lo sterzo son sfigurerebbe su vetture più veloci: ben calibrato, preciso e progressivo, offre persino un buon feedback su ciò che fanno le ruote anteriori. A livello di confort, rispetto alla prima serie si è ammorbidita un po' e incassa gli ostacoli con maggior disinvoltura. Resta, invece, evidente la rumorosità aerodinamica.
Pregi: nelle prove dinamiche la Zoe si è rivelata veloce e sempre molto sicura. E l'infotainment Easy Link è ricco di funzioni e facile da usare.
Difetti: con 121 centimetri a disposizione in larghezza, chi siede dietro non ha molto spazio. E al posto di guida manca la regolazione in altezza del sedile, che ne limita la funzionalità.