Mégane E-Tech
Come va. In marcia, la Mégane E-Tech appare subito comoda, gli ammortizzatori filtrano in modo impeccabile l'asfalto e la silenziosità è elevata: rumore di rotolamento pressoché inavvertibile; nessuna noia proveniente dall'esterno; suoni meccanici inesistenti, in quanto non c'è nemmeno qualche artificio sonoro che accompagni l'erogazione del propulsore elettrico, se non quello a bassissima velocità per farsi sentire dai pedoni. Solo in autostrada compaiono fruscii ben percepibili nella zona dei montanti. Anche lo sterzo è immediatamente apprezzabile: oltre ad avere un contenuto diametro di volta (10,7 metri), risulta assai diretto; di conseguenza, è sempre possibile utilizzare poco angolo per curvare, con una conseguente sensazione di maggior agilità, qui favorita pure dall'altezza contenuta della vettura (1,51 metri) e dal baricentro molto basso, grazie alla batteria sottile. Un mix che rende questa Mégane piacevole da guidare, con la massa che inizia a farsi avvertire soltanto quando si calca davvero la mano. Per inciso, questo esemplare carico di accessori pesa quasi 18 quintali effettivi: nel mondo termico non sono pochi, ma in quello elettrico invece significa almeno un centinaio di chili in meno rispetto alle rivali. Quanto all'erogazione del motore elettrico, qui la spinta è più incisiva e corposa nella primissima fase, dunque sembra di avere a che fare con una vettura più prestante. Numeri alla mano, a partire da quelli dell'accelerazione, la Mégane si attesta comunque sugli stessi, notevoli valori delle rivali, ossia attorno ai sette secondi sullo 0-100. La rigenerazione prevede quattro livelli di potenza, con il più intenso che consente di non impiegare quasi mai il pedale del freno. Belle notizie, poi, arrivano dall'efficienza: la Mégane non è particolarmente assetata di energia. Abbiamo registrato un consumo medio di 5,3 km/kWh, pari a 366 chilometri di autonomia. Tuttavia, è più importante distinguere fra i diversi scenari di utilizzo, piuttosto che limitarsi alla media globale. In città si percorrono 450 km con un pieno di energia; valore che, in autostrada, scende a 272.
Pregi. La ricarica è uno degli aspetti determinanti di un'elettrica e la Mégane E-Tech non delude, grazie a un caricatore di bordo da 22 kW e alla potenza di 130 kW in CC. Notevole l'infotainment, rapido, intuitivo e con le funzionalità di Google.
Difetti. Il design ricercato è andato a scapito della visibilità: dietro è limitata. A parziale supporto ci sono le telecamere e il retrovisore digitale. Abitabilità ok, ma la zona posteriore non è particolarmente generosa.
Megane E-Tech Electric
Da classica berlina di segmento C sul mercato da quasi trent’anni, la Renault Mégane diventa una crossover elettrica con muso alto e tetto basso, finestrini sottili e una carrozzeria muscolosa. Lunga 4,20 metri (15 cm più della Clio), mette a disposizione un abitacolo da media, con spazio in abbondanza per quattro adulti. Gli interni hanno un design intrigante e finiture ricercate (come gli strati di legno di tiglio su tessuto). Tanta la tecnologia a bordo, sottolineata dalla struttura a doppio display della plancia, con la strumentazione digitale da 12,3” facile da leggere e l’infotainment OpenR a sviluppo verticale, ricco di funzioni e con connettività Apple CarPlay e Android Auto. Ben disposti i comandi, ma la parte destra del piantone è un po’ affollata, in particolare per la presenza dell’ormai anacronistico satellite per l’audio. Il bagagliaio ha una capacità complessiva, misurata dal nostro Centro prove, di 348 litri (di cui 29 sotto il pavimento): è completamente rivestito e ben rifinito, ma tra soglia di carico e pavimento c’è uno scomodo scalino.
Come va. Diversamente da gran parte della concorrenza, motore e trazione sono anteriori; disponibile con potenze di 130 e 218 CV, la Mégane può contare su una buona riserva di potenza e coppia; i programmi di guida ne cambiano il carattere, rendendo più o meno affilata la risposta dell'acceleratore. La batteria è disponibile in tagli da 40 e 60 kWh: la più piccola assicura un’autonomia reale di 366 km, con una percorrenza media di 5,3 km/kWh, ma in città si arriva a 449 km. Impeccabile il lavoro di filtraggio degli ammortizzatori ed elevata la silenziosità a bordo, almeno fino alle andature autostradali, quando compaiono fastidiosi fruscii aerodinamici. Lo sterzo ha un diametro di volta ridotto, che la rende agile nelle manovre ma anche nella guida sostenuta: l’elettrica francese è piacevole da condurre, grazie anche al baricentro molto basso. Di serie per tutte la guida assistita di livello 2; gli Adas possono essere integrati con il monitoraggio dell’angolo cieco e l’assistente di parcheggio.