Con la seconda generazione l'Audi Q3 è stata profondamente rivista, sia a livello stilistico, seguendo i nuovi stilemi del marchio, sia dal punto di vista tecnico, grazie all'adozione della piattaforma modulare Mqb. Rispetto alla serie precedente è cresciuta per dimensioni e spazio a bordo. Lunga 4,48 metri (+97 mm), larga 1,84 metri (+18 mm) e con un passo di 2,68 metri (+78 mm), si è ridotta di 5 mm solo l'altezza da terra. L'abitabilità è migliorata per tutti gli occupanti, ma in particolare per chi siede dietro, che ora ha più spazio a disposizione delle gambe. Per quanto riguarda la capacità di carico, abbassando il piano di carico e facendo scorrere in avanti i sedili posteriori, il baule arriva a ben 493 litri di volume (rilevati dal nostro Centro Prove); in condizioni standard, invece, si scende a 392, comunque una cinquantina in più rispetto alla precedente generazione, senza contare che il portellone è azionabile elettricamente, anche tramite il movimento del piede sotto al paraurti. Nell'abitacolo spiccano il cockpit digitale e l'infotainment Mmi Touch (inclinato verso il guidatore e sormontato dalle bocchette di aerazione), disponibile, in base all'allestimento, nelle versioni da 8,8 o 10,1 pollici. Il display da 10,25" della strumentazione, invece, è di serie per tutti gli allestimenti, mentre le funzioni aggiuntive del virtual cockpit sono opzionali. Optando per l'infotainment più completo, con tanto di navigatore e servizi Audi Connect con sim Lte e hotspot interno, vengono inoltre integrati anche i comandi vocali evoluti e l'utilizzo delle mappe Here, che offrono informazioni in tempo reale su traffico, parcheggi, punti di rifornimento, oltre a consentire la comunicazione tra veicoli (V2V). Fra le dotazioni a richiesta, oltre a inediti rivestimenti, c'è anche il nuovo impianto audio Bang&Olufsen con quindici diffusori e 680 Watt. Per quanto riguarda la dotazione Adas, l'Audi Q3 riprende molte delle tecnologie di ultima generazione delle sorelle maggiori: dal Traffic Jam Assist per la guida automatizzata nel traffico all'avviso del cambio di corsia, dal sistema di parcheggio automatico alle telecamere a 360 gradi, l'assistenza per la marcia in discesa e il Pre Sense frontale con frenata automatica d'emergenza. Delle dotazioni a richiesta fanno parte, fra l'altro, l'Audi Drive Select (che consente la modifica del setup di guida secondo le modalità Auto, Comfort, Dynamic, Offroad, Efficiency e Individual) e il sistema Matrix Led per i fari.
Come va: stabile e sicura, è in grado anche di offrire un certo brio nel misto. L'Esp, però, come su molte Sport utility ha una taratura conservativa, che talvolta ne limita l'agilità. Per quanto riguarda i freni, il pedale, consistente e ben modulabile, fa da tramite con un impianto ben dimensionato, capace di garantire spazi d'arresto contenuti. Lo sterzo è leggero quanto basta per offrire una generale sensazione di agilità e, favorito anche dal rapporto di demoltiplicazione variabile, diventa pronto, preciso e consistente quando è necessario usarlo con decisione. Nel complesso è buono l'assorbimento delle sospensioni, così come l'insonorizzazione, a parte qualche fruscio alle alte velocità.
Pregi: oltre a una plancia razionale, ben fruibile e corredata da un infotainment completo, anche a livello di qualità percepita si conferma ai vertici della categoria
Difetti: la dotazione di serie è completa, anche se disturbano un po' le combinazioni obbligatorie di accessori, talvolta troppo vincolanti