La BMW Serie 3, giunta ormai alla settima generazione, continua a rappresentare uno dei modelli cardine della produzione bavarese. Lunga 471 cm, larga 183 e alta 144 (le stesse dimensioni della station wagon Touring), è stata oggetto di un leggero restyling a metà dello scorso anno, con aggiornamenti per quanto riguarda la firma luminosa e i paraurti di nuovo disegno. In abitacolo arriva il nuovo sistema operativo, più veloce e con il doppio display orientato verso il conducente per strumentazione e infotainment. Migliora il livello costruttivo complessivo, in un’auto che comunque spiccava già prima per la qualità delle finiture e l’eleganza dei materiali. Lo spazio è adeguato per quattro persone, anche se non al vertice della categoria. Il bagagliaio mette a disposizione 319 litri (misurati dal Centro prove) nelle versioni ibride plug-in: le termiche e le mild possono contare su una settantina di litri extra.
Come va. Tante le motorizzazioni in gamma, dalle termiche pure a benzina (da 156 a 245 CV), passando per la mild a benzina M340i da 374 CV, le mild a gasolio da 150 a 340 CV, e le plug-in da 292 CV: queste ultime, secondo i rilevamenti del Centro prove, assicura un’autonomia in elettrico di 36 km. Per gli amanti della guida sportiva ci sono poi le M3 da 480 e 510 CV, a trazione posteriore o integrale. A prescindere dalla motorizzazione, però, la Serie 3 si rivela sempre un’auto godibilissima da guidare, grazie anche all’eccellente cambio automatico a 8 rapporti, che si conferma come una delle più riuscite trasmissioni con convertitore di coppia. Le sospensioni (ancor più se quelle adattive MSport) faticano a digerire le sconnessioni più importanti, anche se contribuiscono alla riuscita dell’handling. Buono il confort, con l’abitacolo ben isolato a livello acustico, in particolare sulla plug-in quando lavora il motore elettrico. L’auto ha limiti elevati, ma devono saper essere gestiti, anche per via di un Esp che tende a intervenire in maniera molto decisa. Ottimo l’impianto frenante, ben dimensionato sulle necessità dell’auto e capace di resistere alla fatica. Solo discreta la dotazione di Adas: la guida assistita di livello 2 è solo su richiesta.