La nuova generazione della BMW X3 mantiene le proporzioni di quella precedente, dal cofano lungo all’abitacolo arretrato, con forme più taglienti e moderne. La cabina è ricca e con un livello generalmente elevato, anche se alcuni dettagli sono sottotono. Tanta la tecnologia, a cominciare dallo scenografico doppio display per strumentazione e infotainment (che può contare su uno schermo da 14,8” di diagonale), veloce e moderno, con grandi possibilità di personalizzazione. La seduta è alta, con le gambe distese e il volante verticale, per offrire un buon controllo e affrontare serenamente i lunghi viaggi. I cinque centimetri in più da un paraurti all'altro non hanno portato grosse variazioni in termini di spazio vitale nell'abitacolo: la nuova X3 trasporta con agio quattro persone, ma anche in cinque si viaggia comodi. Il baule ha una capacità reale, misurata dal Centro prove, di 443 litri, ed è ben rifinito e organizzato.
Come va. La nuova BMW X3 ha una gamma motori tutti elettrificati, dai mild hybrid a benzina da 208 e 398 CV, passando per la plug-in da 299 CV. Quella messa sotto esame dal Centro prove è la versione XDrive20d, probabilmente una delle più “centrate” per il mercato italiano, con il quattro cilindri in linea da 2 litri con sistema mild hybrid a 48V, con una potenza di 145 kW (197 CV) e la trazione integrale. La percorrenza media rilevata è di 15,4 km/l, che in città scendono a 14,2 e in statale arrivano a 17,4. Curata l’insonorizzazione, che non presta il fianco a critiche, né quanto a fruscii aerodinamici né per il rotolamento dei pneumatici. Meno positivo il giudizio sull’assetto, che nelle manovre di emergenza non si rivela molto fermo; a questo si aggiunge un rollio piuttosto marcato e un Esp che interviene in maniera piuttosto brusca. Bene invece l’impianto frenante: i quattro dischi mordono alla grande e garantiscono spazi d'arresto contenuti e costanti, anche sotto sforzo. Per quanto riguarda la sicurezza, la dotazione è ricca, ma la guida assistita di livello 2 si paga.