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Truffe Auto Usate

Verifica documenti auto usata

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Quando si è orientati alla compravendita di un veicolo usato tra privati, è opinione comune ritenere che verificare i documenti dell'auto usata sia un passaggio fondamentale per acquistare in modo sicuro e consapevole.

L’attenzione si concentra solitamente sul controllare il libretto auto e il certificato di proprietà auto, oltre alla documentazione che riguarda la cronologia dei tagliandi.

In alcuni casi si procede anche con controlli a pagamento attraverso una visura PRA auto usata, utile per conoscere la reale situazione legale del veicolo.

Queste verifiche sono indispensabili, perché nel mercato delle auto usate tra privati il rischio di subire raggiri o truffe è sempre elevato. I truffatori, infatti, possono agire sia come acquirenti che come venditori, sfruttando anche la documentazione del veicolo per commettere frodi.

Da qui nasce la cosiddetta truffa dei documenti auto, una delle più insidiose.

Vediamo nel dettaglio quali sono i principali documenti di un'auto, come verificarli correttamente e quali rischi comporta la loro condivisione.

LIBRETTO AUTO (CARTA DI CIRCOLAZIONE)

Il libretto auto, tecnicamente chiamato carta di circolazione, accompagna ogni veicolo e contiene tutte le informazioni principali:

  • Dati del mezzo (targa, numero di telaio, cilindrata, potenza…);
  • Dati dell'intestatario (nome, cognome, codice fiscale, indirizzo di residenza…);
  • Revisioni ed eventuali annotazioni amministrative (vincoli, gravami);
  • Data di immatricolazione italiana.

Dal 1 ottobre 2021, il libretto è stato sostituito dal Documento Unico di Circolazione

Cosa controllare

Controllare il libretto auto è fondamentale, infatti i dati contenuti permettono di effettuare diverse verifiche incrociate sul veicolo:

  • Corrispondenza di targa e numero di telaio;
  • Data di immatricolazione;
  • Dati del proprietario;
  • Dati tecnici del veicolo;
  • Storico delle revisioni;
  • Omologazioni e aggiornamenti successivi per modifiche all'auto (impianti gpl, gancio di traino…);
  • Vincoli o gravami.

I rischi della condivisione del libretto

Proprio per il numero di dati sensibili che contiene, condividere il libretto auto con soggetti sconosciuti è rischioso:  un truffatore potrebbe utilizzarlo per ottenere informazioni sensibili o per portare a termine altre truffe verso acquirenti ignari.

Anche l'acquirente deve prestare attenzione, il documento infatti potrebbe essere non autentico o non aggiornato.

CERTIFICATO DI PROPRIETA' D'AUTO

Il certificato di proprietà auto attesta chi è il proprietario legittimo del veicolo, a differenza del libretto non veniva emesso dalla motorizzazione, bensì dal PRA (Pubblico Registro Automobilistico), ogni volta che:

  • Veniva immatricolato un nuovo veicolo;
  • Veniva trasferita la proprietà (per compravendita, successione…);
  • Iscritto un vincolo (fermo amministrativo, ipoteca…).

 

E conteneva le seguenti indicazioni:

  • Generalità del proprietario;
  • Dati del veicolo (numero di targa, di telaio, marca, modello…);
  • Eventuali vincoli o gravami;

 

Questo documento è stato rilasciato negli anni in varie versioni:

  • CDP cartaceo:  rilasciato fino al 2015 era un documento fisico su carta. Per effettuare un passaggio di proprietà era necessario che, dinanzi al pubblico ufficiale in agenzia di Pratiche Auto, l'intestatario del veicolo firmasse il retro del documento;
  • CDP digitale:  è stato introdotto nell'ottobre 2015, veniva rilasciato in formato elettronico e il proprietario del mezzo riceveva un foglio di ricevuta con codici di accesso per consultarlo online.

 

Il certificato di proprietà, come il libretto, è stato poi sostituito dal documento unico  a partire dal 1 ottobre 2021

Cosa controllare

Tramite i dati riportati all'interno del certificato di proprietà è possibile verificare la corrispondenza di:

  • Dati del veicolo;
  • Dati del proprietario;
  • Eventuali vincoli o gravami;
  • Dati storici ed eventuali annotazioni;
  • Numero di iscrizione al PRA.

I rischi della condivisione del certificato di proprietà

Condividere questo documento con estranei comporta per il venditore rischio relativo ai propri dati personali, come la possibilità di subire un furto di identità o falsificazione. Mentre l'acquirente può incorrere nel rischio di ricevere copie contraffatte con dati alterati.

DOCUMENTO UNICO DI CIRCOLAZIONE (DUC)

Dal 1 ottobre 2021, il documento unico ha sostituito definitivamente sia il libretto di circolazione che il certificato di proprietà auto.

Tutti i veicoli in possesso di questi documenti precedenti, vedranno la sostituzione e il passaggio al Documento Unico ogni ogniqualvolta si andrà ad effettuare:

  • Un passaggio di proprietà;
  • Una reimmatricolazione;
  • Variazioni tecniche o amministrative;
  • Cancellazioni o radiazioni dal Pra.

Tutte le nuove immatricolazioni quindi avverranno direttamente con il rilascio del documento unico.

Il documento unico infatti accorpa i due documenti precedenti, riportando dati relativi a parte tecnica (ex libretto di circolazione) e parte giuridica (ex certificato di proprietà). Tutto è integrato e aggiornato in tempo reale nella banca dati condivisa tra la motorizzazione e il pubblico registro automobilistico.

Cosa controllare

Tramite il Documento Unico è bene effettuare tutte le verifiche sopra riportate per il libretto di circolazione e per il certificato di proprietà.

I rischi della condivisione del Documento Unico

Condividere questo documento con soggetti sconosciuti, può portare a rischio per il venditore di condividere informazioni personali o specifiche del mezzo con un soggetto estraneo.

L'acquirente invece rischia di ottenere un documento falsificato o manomesso, che possa quindi non riportare dati reali, ad esempio per fermi amministrativi  o ipoteche. Inoltre la consegna del documento potrebbe essere una tecnica da parte del venditore truffatore per richiedere il pagamento del mezzo, senza poi consegnarlo.

CRONOLOGIA TAGLIANDI

La cronologia tagliandi è la raccolta delle prove documentali che attestano la manutenzione periodica del veicolo.

Può essere composta da:

  • Fatture o ricevute emesse da officine o concessionaria che indicano data e chilometraggio degli interventi, i ricambi utilizzati e chi ha svolto la manutenzione;
  • Libretto dei tagliandi:  soprattutto nei veicoli più anziani le case rilasciavano un libretto cartaceo dove il meccanico poneva timbro e firma ad ogni tagliando. Oggi nei veicoli più moderni i tagliandi vengono registrati digitalmente ed il libretto tagliandi può essere consultato direttamente tramite infotainment del veicolo;
  • Report digitali del costruttore: alcune case madri archiviano lo storico dei tagliandi in database centralizzati, visibili alla rete ufficiale di officine o concessionarie. In alcuni casi è possibile anche visionare lo storico tagliandi tramite il  numero di telaio.

Cosa controllare

Verificare i tagliandi è utile per controllare la coerenza del chilometraggio e la corretta manutenzione meccanica.

Inoltre verificando le fatture, è possibile comprendere se la manutenzione è stata effettuata presso la casa madre e quindi con ricambi ufficiali, nonché eventuali danni meccanici pregressi o ricorsivi.

I rischi della condivisione della cronologia tagliandi

Tuttavia, anche in questo caso, la condivisione di tali documenti comporta rischi:

  • Un venditore poco attento potrebbe fornire a sconosciuti documentazione originale, che un truffatore potrebbe poi riutilizzare per vendere lo stesso veicolo a terzi;
  • L'acquirente potrebbe ricevere documentazione manipolata, che non riporta quindi il chilometraggio corretto oppure i reali interventi effettuati.

VISURA PRA

La visura PRA auto usata è un documento ufficiale rilasciato dallo Stato che riporta tutte le informazioni giuridiche amministrative relative a un veicolo immatricolato in Italia.

 esistono due tipologie di visura:

  • Gratuita: si ottiene tramite il portale dell'automobilista, contiene solamente i dati tecnici del veicolo (marca, modello, cilindrata…);
  • A pagamento: si ottiene tramite il sito ufficiale dell'ACI oppure richiedendola in agenzia di Pratiche Auto,  contiene dati giuridici e amministrativi (proprietario del mezzo, vincoli, fermi, ipoteche, cronologia dei passaggi di proprietà…).

La visura a pagamento è l'unica che attesta ufficialmente la situazione legale del veicolo e contiene:

  • Dati identificativi del veicolo;
  • Dati dell'attuale proprietario;
  • Dati giuridici;
  • Cronologia dei passaggi di proprietà;
  • Ulteriori dati PRA ( numero di iscrizione al registro, numero d'archivio del certificato di proprietà, eventuali radiazioni o esportazioni).

Cosa controllare

Ottenuta la visura è bene controllare la corrispondenza tra i dati dichiarati e quelli riportati nel documento, ovvero tra:

  • Dati del veicolo;
  • Dati dell'intestatario;
  • Eventuali vincoli o gravami;
  • Storico dei passaggi di proprietà;
  • Annotazioni o note aggiuntive;
  • Data di aggiornamento della visura.

I rischi della Visura PRA Online

Quando si procede ad una visura PRA  bisogna sapere che esistono online anche delle visure "private" che sono offerte da siti non ufficiali. Fondamentale sapere che in alcuni casi queste non hanno valore legale e possono essere incomplete, non aggiornate o presentare dati non veritieri. Solamente le visure rilasciate sul sito ufficiale ACI o presso le agenzie di Pratiche Auto sono ufficiali.

COME PROCEDERE CON LA COMPRAVENDITA IN SICUREZZA

Quando si decide di procedere con la compravendita di un'auto usata tra privati, è fondamentale conoscere la documentazione necessaria ed i costi del passaggio di proprietà ma soprattutto come evitare truffe legate alla documentazione del veicolo o al furto di identità.

La fase più delicata resta però sempre quella del pagamento.

L'acquirente vuole pagare solo dopo che il veicolo è a suo nome, mentre il venditore desidera ricevere i soldi prima della firma. Questo equilibrio è da sempre terreno fertile per truffe e raggiri.

Oggi però esiste una soluzione in grado di tutelare entrambe le parti, è Owny (Owny.it) ,  questa piattaforma online infatti permette di gestire il pagamento nella massima serenità.

  • L'acquirente versa il denaro sulla piattaforma, che lo custodisce in sicurezza;
  • I due soggetti ricevono conferma del corretto deposito e possono procedere al passaggio di proprietà;
  • Verificata l'intestazione corretta del veicolo all'acquirente, Owny rilascia il pagamento al venditore.

Questo sistema protegge entrambe le parti, evitando truffe e riducendo la necessità di scambi diretti di documenti.

Se durante la pratica emergono vincoli o gravami, l'acquirente può annullare la transazione e ricevere il rimborso della somma.

Owny riesce a dare una garanzia fondamentale, che nessun metodo di pagamento tradizionale -  come bonifici (anche istantanei), assegni circolari o contanti -  può dare,  soprattutto in un mercato dell'usato, dove truffe e raggiri sono all'ordine del giorno.

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