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Uso e Manutenzione

Cambio olio motore

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Cos’è l’olio motore

Nel “Dizionario dell’auto” di Quattroruote si legge che “per ridurre gli attriti, raffreddare i pezzi in movimento, limitare l’usura, mantenere puliti i meccanismi, proteggere contro la corrosione e contribuire alla tenuta si utilizzano oli minerali (dal petrolio) e oli sintetici (da processi chimico-fisici) o semisintetici, cioè misti con un minimo del 25% di sintetico. Le loro principali caratteristiche”, prosegue la pubblicazione, “sono viscosità (resistenza interna), punto di infiammabilità, punto di congelamento, grado di acidità e le loro variazioni con l’uso e la temperatura. Le sigle che compaiono sui contenitori dei lubrificanti ne illustrano le caratteristiche con riferimento a test eseguiti secondo determinati standard, sia delle case automobilistiche sia di associazioni o organismi statali”.

A ogni auto il suo olio motore

Siccome ogni motore endotermico è diverso da ogni altro, ciascun propulsore è ottimizzato per funzionare con lo specifico lubrificante previsto dal costruttore e indicato sul libretto di uso e manutenzione. Nel migliore dei casi, infatti, l’utilizzo di un olio con caratteristiche tecniche diverse da quelle prescritte dal costruttore può pregiudicare il buon funzionamento del motore, nel peggiore dei casi può provocare una precoce fine vita del motore stesso.

Il cambio dell’olio

La manutenzione ordinaria del motore di un’auto – in termini di frequenza, percorrenza e materiali da sostituire, compreso l’olio motore - è prestabilita dalla Casa costruttrice ed è indicata nel libretto di uso e manutenzione. Nelle auto di ultima generazione, invece, la manutenzione è indicata dalla stessa vettura sul display in base all’utilizzo che ne viene fatto. A ogni modo, in occasione di ogni tagliando - alla percorrenza o alla scadenza temporale indicata nel libretto di uso e manutenzione (bisogna sempre considerare la prima che si raggiunge) oppure su indicazione della vettura stessa - è generalmente prescritta la sostituzione dell’olio motore proprio perché si tratta del componente più importante ai fini del buon funzionamento (e della lunga vita) del propulsore.

Fai da te

La sostituzione dell’olio lubrificante (e degli altri liquidi lubrificanti o di raffreddamento) è tra le attività che la legge sull’autoriparazione, la legge 122/92 recante “Disposizioni in materia di sicurezza della circolazione stradale e disciplina dell'attività di autoriparazione”, non considera autoriparazione. E che, quindi, possono essere effettuate da chiunque, non solo da un professionista dell’autoriparazione.

Ovviamente, questa attività – il cambio dell’olio – dev’essere svolta nel rispetto di ogni altra norma nel cui ambito si inserisce, per esempio il regolamento comunale o condominiale e, soprattutto, le norme sullo smaltimento dei rifiuti.

Individuare l’olio corretto

Gli oli motore, come abbiamo visto, non sono uguali per tutte le auto. Anzi, a volte non sono uguali nemmeno su ogni modello, che può avere più versioni e, dunque, motori diversi, ciascuno con un proprio lubrificante. Le caratteristiche tecniche dell’olio di ciascuna auto sono indicate nel libretto di uso e manutenzione. In assenza di libretto di uso e manutenzione, le informazioni sono accessibili dai database delle Case, in base al numero di telaio della vettura, a cui ogni professionista dell’autoriparazione o della ricambistica può accedere.

Dove si acquista

L’olio motore può essere acquistato in una pluralità di modi:

1. Ricambista

Il magazzino specializzato in ricambi auto è il canale più affidabile: basta consegnare al venditore la carta di circolazione dell’auto (non sempre è sufficiente il numero di targa) per consentirgli di individuare l’olio corretto per lo specifico motore;

2. Concessionaria

Quasi tutte le concessionarie offrono alla propria clientela anche la vendita diretta di ricambi auto, prevalentemente originali. Anche in questo caso, per individuare l’olio corretto è necessario portare con sé la carta di circolazione della macchina, visto che non sempre è possibile individuarlo in base al numero di targa;

3. Negozio di accessori auto

Nonostante la presenza di specifiche guide/elenchi sulla corrispondenza tra modello di auto e olio motore, non sempre è facile individuare il ricambio corretto per il proprio modello/versione di auto;

4. Ipermercato

Alcuni grandi supermercati e ipermercati hanno corsie dedicate agli accessori e ricambi auto e moto in cui spesso sono presenti anche gli oli motore. Tuttavia, quasi sempre la scelta si limita ai modelli di auto più diffusi di citycar, utilitarie o compatte delle marche più popolari;

5. Online

Su internet è possibile trovare qualsiasi ricambio auto. E quasi sempre i siti dei ricambisti o delle piattaforme generaliste di e-commerce consentono di individuare l’olio adatto sulla base di una serie di filtri per marca, modello, versione, allestimento e anno di immatricolazione (oppure numero di targa). Bisogna prestare molta attenzione all’affidabilità del venditore e alle recensioni dei clienti.

In generale, ciò che fa fede sono le caratteristiche tecniche dell’olio, non la marca. Tuttavia, è consigliabile prendere in considerazione produttori dalla solida reputazione o consigliati da un professionista dell’autoriparazione o della vendita di ricambi auto.

Il cambio dell’olio

La sostituzione dell’olio deve avvenire con l’auto parcheggiata perfettamente in piano, con il freno di stazionamento attivato. L’operazione può avvenire sia a motore freddo sia a motore caldo. In questa seconda situazione il lubrificante è più fluido e, dunque, esce più velocemente e in quantità leggermente superiore. In ogni caso, è necessario aspettare 15-20 minuti dopo lo spegnimento del motore prima di procedere, in modo che l’olio sia già defluito nella parte inferiore del motore e si sia leggermene raffreddato. In tutte le situazioni, ma soprattutto se l’olio è caldo, prima di mettersi all’opera è consigliabile indossare dispositivi di protezione individuale come guanti e occhiali da lavoro specifici.

L’olio da sostituire dev’essere fatto defluire svitando l’apposito “tappo” collocato nella parte più bassa del motore, la cosiddetta “coppa”, non prima di aver posto sotto di esso un’apposita vaschetta di capacità sufficiente (verificare preliminarmente sul libretto di uso e manutenzione la quantità di olio contenuta nel motore). Dopo aver fatto colare nella vaschetta tutto l’olio contenuto nella “coppa” (si consiglia di aprire, in questa fase, il tappo del rabbocco sulla parte superiore del motore, individuato dalla scritta “oil” o dallo stesso simbolo della spia “olio motore” sul cruscotto della vettura e di aspettare alcuni minuti), riavvitare il tappo inferiore, possibilmente con una chiave dinamometrica in maniera da non rovinare la filettatura. Quindi, versare nel motore, attraverso il tappo superiore, l’olio nuovo. Si consiglia, a questo proposito, l’utilizzo di un imbuto in modo da non versare lubrificante – che è infiammabile – all’interno del cofano. Fare attenzione anche a non versarne una quantità eccessiva tenendo conto sia del volume teorico indicata sul libretto di uso e manutenzione sia della quantità residua di olio inevitabilmente rimasta all’interno del motore.

Nei propulsori di una volta era presente una specifica asta metallica estraibile su cui erano incise alcune tacche, in fondo, che indicavano il livello minimo e massimo di olio motore da non superare. Nelle auto di ultima generazione, invece, il livello dell’olio è indicato dal display interno attraverso una specifica funzione raggiungibile dal menu di bordo. Nel caso in cui, per qualsiasi motivo, si versasse nel motore una quantità di olio superiore a quella massima consentita, bisognerà prelevarne l’eccesso dall’alto attraverso uno specifico aspiratore oppure dal basso facendone defluire la parte in eccesso attraverso il tappo della “coppa”. Al termine dell’operazione avviare il motore, tenerlo in funzione qualche minuto e, dopo qualche minuto dallo spegnimento, ricontrollare il livello.

Lo smaltimento

L’olio esausto precedentemente raccolto nella vaschetta è altamente inquinante e, dunque, non deve in nessun caso essere disperso nell’ambiente, nemmeno attraverso la rete fognaria. La legge prevede che esso debba essere conferito ai centri di raccolta comunali, in cui sono presenti contenitori ad hoc per l’olio esausto. In alternativa, è possibile chiedere a uno dei meccanici della propria zona la cortesia di versarlo, eventualmente in cambio di una piccola somma, negli appositi contenitori di cui ogni autofficina è dotata. L’olio esausto proveniente da tutti i centri di raccolta nazionali sarà successivamente conferito a specifiche raffinerie in cui al termine di un processo di filtrazione, depurazione, raffinazione e trattamento l’olio rigenerato potrà essere destinato a nuovi utilizzi, mentre la parte non riciclabile e i “fanghi” di risulta saranno distrutti in appositi termovalorizzatori.

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