Sotto l'immagine decisamente fuori del comune, la i3 cela una grande raffinatezza fatta di carbonio e alluminio. L'apertura ad armadio delle porte è comoda solo quando è possibile spalancarle entrambe. A bordo i tasti e gli interruttori sono numerosi, ma disposti con logica. La strumentazione non è particolarmente ricca, ma risulta ben leggibile. L'impostazione del posto di guida è corretta, col piantone dello sterzo ampiamente regolabile. Comodo il sedile: peccato solo per lo schienale con le regolazioni a scatti. Buona la disponibilità di spazio davanti, meno dietro. Il vano bagagli è ben sfruttabile, ma la capacità di carico è paragonabile a quella di una Panda. Il vano davanti, invece, è poco più che un portaoggetti.
Come va: comportamento sicuro, oltre che facile. Se ci si dà dentro il rollio diventa evidente, ma l’assetto non perde efficacia neppure nelle manovre di emergenza. Lo sterzo è preciso e capace di raccontare per bene cosa accade alle ruote, anche se a volte risulta fin troppo pronto nelle piccole correzioni. In città, il suo habitat naturale, la i3 può essere un po’ rigidina, ma ripaga con un’apprezzabile silenziosità.
Pregi: posizione al volante, motore pronto, telaio ben bilanciato: si guida che è un piacere. E la qualità costruttiva è davvero raffinata.
Difetti: per quanto riguarda l'accessibilità, le porticine sono meno comode di quel che si potrebbe pensare. In più, visto lo spigolo inferiore, bisogna prestare attenzione agli stinchi.