
i5
Arrivata nel 2023, la nuova BMW Serie 5 continua a proporre il riuscito equilibrio tra confort, agilità e dinamismo che da sempre caratterizza la grande berlina tedesca. All’interno si conferma l’elevatissimo livello qualitativo della Casa dell’elica, in particolare per assemblaggi e finiture, al netto di alcuni dettagli sottotono. Spinta la digitalizzazione, ma senza ricadute negative per quanto riguarda la fruibilità, grazie al “rotellone” dell’iDrive nel grande tunnel centrale, ma anche alla comoda interfaccia utente e alla prontezza dell’assistente vocale. Le dimensioni imponenti (506 cm da un paraurti all’altro, anche nella wagon) e il passo di tre metri esatti assicurano agio in tutte le direzioni, anche per chi siede dietro, dove solo i più alti potrebbero desiderare qualche centimetro in più. Il bagagliaio della tre volumi elettrica mette a disposizione 392 litri reali, misurati dal Centro prove (la termica offre qualcosa di più), mentre la station wagon arriva a 414 litri complessivi, di cui una quindicina sotto il pavimento.
Come va. La gamma di motorizzazioni è ricca: una dozzina quelle a listino, tra mild hybrid (a benzina e gasolio), plug-in e full electric, con potenze che vanno dai 197 CV della 520d ai 601 CV della i5 M60 con due unità elettriche. Per gli amanti della sportività estrema c’è anche la M5 (berlina e station) con powertrain plug-in da 727 CV, mosso da un V8 da 4.4 litri. Il Centro prove ha rilevato le percorrenze della versione 520d Touring: sono 14,7 i chilometri percorsi con un litro di gasolio, che diventano 12,9 in città e 14,9 in autostrada. L’elettrica che apre la gamma, ossia la eDrive40 da 340 CV e batteria da 81,2 kWh, ha un’autonomia reale di 391 km, che diventano 429 in statale e 332 in autostrada. Ottimo il confort, grazie alle sospensioni che assorbono ogni tipo di sconnessione e silenzio totale in abitacolo, anche alle velocità più elevate. Rispetto alle versioni termiche, quelle elettriche sono un po’ meno incisive nella guida veloce, rimanendo però sempre sicure e dinamiche. Ottimo l’impianto frenante, con spazi estremamente contenuti sull'asciutto e appena un po’ più lunghi quando l'aderenza è meno omogenea. La guida assistita di livello 2 è nel pacchetto Driving assistance plus, disponibile su richiesta.
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Arrivata nel 2023, la nuova BMW Serie 5 continua a proporre il riuscito equilibrio tra confort, agilità e dinamismo che da sempre caratterizza la grande berlina tedesca. All’interno si conferma l’elevatissimo livello qualitativo della Casa dell’elica, in particolare per assemblaggi e finiture, al netto di alcuni dettagli sottotono. Spinta la digitalizzazione, ma senza ricadute negative per quanto riguarda la fruibilità, grazie al “rotellone” dell’iDrive nel grande tunnel centrale, ma anche alla comoda interfaccia utente e alla prontezza dell’assistente vocale. Le dimensioni imponenti (506 cm da un paraurti all’altro, anche nella wagon) e il passo di tre metri esatti assicurano agio in tutte le direzioni, anche per chi siede dietro, dove solo i più alti potrebbero desiderare qualche centimetro in più. Il bagagliaio della tre volumi elettrica mette a disposizione 392 litri reali, misurati dal Centro prove (la termica offre qualcosa di più), mentre la station wagon arriva a 414 litri complessivi, di cui una quindicina sotto il pavimento.
Come va. La gamma di motorizzazioni è ricca: una dozzina quelle a listino, tra mild hybrid (a benzina e gasolio), plug-in e full electric, con potenze che vanno dai 197 CV della 520d ai 601 CV della i5 M60 con due unità elettriche. Per gli amanti della sportività estrema c’è anche la M5 (berlina e station) con powertrain plug-in da 727 CV, mosso da un V8 da 4.4 litri. Il Centro prove ha rilevato le percorrenze della versione 520d Touring: sono 14,7 i chilometri percorsi con un litro di gasolio, che diventano 12,9 in città e 14,9 in autostrada. L’elettrica che apre la gamma, ossia la eDrive40 da 340 CV e batteria da 81,2 kWh, ha un’autonomia reale di 391 km, che diventano 429 in statale e 332 in autostrada. Ottimo il confort, grazie alle sospensioni che assorbono ogni tipo di sconnessione e silenzio totale in abitacolo, anche alle velocità più elevate. Rispetto alle versioni termiche, quelle elettriche sono un po’ meno incisive nella guida veloce, rimanendo però sempre sicure e dinamiche. Ottimo l’impianto frenante, con spazi estremamente contenuti sull'asciutto e appena un po’ più lunghi quando l'aderenza è meno omogenea. La guida assistita di livello 2 è nel pacchetto Driving assistance plus, disponibile su richiesta.