X5
Come va. Quella di far scivolare i chilometri, è una virtù che nasce dall'incontro tra vecchio e nuovo mondo, automobilisticamente parlando: da un lato tutto ciò che serve per assecondare la modernità, a cominciare dalle assistenze alla guida, notevoli per quantità e qualità di funzionamento, dall'altro le tradizionali e rassicuranti sensazioni che verrebbe da definire meccaniche. Il riferimento, in particolare per la xDrive30d Msport che abbiamo provato, è al sei cilindri in linea che gira sornione, al cambio automatico ZF a otto rapporti che sembra quasi non esistere tanto sono fluidi e inavvertibili i passaggi di marcia, a un assetto che rende morbido e sereno il rapporto tra l'asfalto e la schiena di pilota e passeggeri. Merito delle sospensioni pneumatiche, che però, come tutte le cose terrene, non possono arrivare a unire gli opposti. Così ciò che regalano in confort lo sottraggono, almeno in parte, alla voce handling. Ma il sapore sportivo rimane. La presenza delle ruote posteriori sterzanti aiuta, anche se non bastano per dissimulare il rollio e rendere meno evidenti le 2,4 tonnellate in ordine di marcia. Lo spirito delle origini, però, con ogni probabilità non è andato perduto: si tratta soltanto di configurare la vettura in maniera diversa. Per esempio, abbinando le più semplici molle tradizionali (che poi sono quelle di serie) con le barre antirollio attive, presenti invece nella lista degli accessori. Un modo per rendere di nuovo intenso il sapore "sporty".
Pregi. Qualità della vita a bordo di altissimo livello, grazie all’ impostazione generale, agli allestimenti e alle dotazioni elettroniche. La X5 è una cruiser di eccellente profilo.
Difetti. Comportamento Esp: nelle manovre di emergenza su asfalto bagnato, il controllo elettronico della stabilità interviene in maniera davvero molto evidente.