Classe B
Come va. Con i sistemi di assistenza offerti come optional, la Classe B raggiunge il livello 2 di guida assistita, con il supporto del sistema nella gestione di freno, acceleratore e volante. Oltre, ovviamente, alla frenata d'emergenza e al mantenimento della corsia, di serie su tutta la gamma. Sul fronte dei motori, tutti a quattro cilindri, si va dai 1.3 a benzina (anche abbinato al plug-in Hybrid) ai 2 litri, benzina o diesel. Le due vetture provate, la B 180 a benzina e la B 200 d turbodiesel, rappresentano un bell'esempio di efficienza combinata a buone prestazioni. La prima è spinta dal quattro cilindri 1.3 turbo, realizzato in collaborazione con la Renault, il quale vanta un impercettibile sistema di disattivazione dei cilindri e un bel lavoro di riduzione degli attriti, che contribuisce a un'erogazione brillante già ai bassi regimi, pur a fronte di una potenza relativamente contenuta: 136 CV. L'altra può invece contare sul due litri a gasolio da 150 CV e 320 Nm, che vanta consumi assai favorevoli: più di 16 km/litro in città e quasi 19 in autostrada, per una media di 18,1 km/l. Il tutto a fronte di una resa più che soddisfacente, grazie anche alla spaziatura del nuovo cambio a doppia frizione a otto rapporti, contro i sette della B 180. La versione a benzina, seppur distante sul fronte dei consumi, si difende alla grande, con una media di 14,9 km/litro. L'aspetto che accomuna entrambe le vetture e il confort, di notevole spessore e degno del blasone del marchio.
Pregi. Infotainment: il sistema Mbux si conferma avanzato, completo e intuitivo da utilizzare. Il confort, da Mercedes, non delude le aspettative.
Difetti. Bagagliaio regolare, ma con uno spazio disponibile sui livelli di una due volumi di pari segmento. Adas: l'assistenza al cambio corsia è troppo sensibile: spesso frena e corregge la linea con troppo zelo.