È stata la Casa tedesca a lanciarne la formula. Con l'attuale seconda serie, la quattro porte è diventata ancora elegante e sofisticata, con materiali di qualità e ben accostati. La CLS soddisfa persino i palati più esigenti, con un'accuratezza che non viene meno neppure quando si scende nel dettaglio. Adesso, almeno sulla carta di circolazione, è previsto anche il quinto passeggero, anche se, metro alla mano, non guadagna granché rispetto alla serie precedente. Con 509 litri rilevati, la capacità del bagagliaio è considerevole e, non bastasse, si possono ribaltare gli schienali posteriori (40/20/40). Per quanto riguarda il sistema d'infotaiment, infine, il Comand si è aggiornato negli anni per restare al passo con i tempi, ma fatica a reggere il confronto con i migliori concorrenti; non tanto per la completezza, quanto per la facilità d'interazione.Come va: la piacevolezza va a braccetto con un'encomiabile capacità di non spaventare nessuno, piuttosto che con la volontà di coinvolgere chi con il volante ci sa fare davvero. Lo sterzo si fa apprezzare per il bilanciamento complessivo più che per le singole caratteristiche (prontezza, precisione, progressione), offrendo alla fine un buon compromesso. Il confort generale conferma le sue qualità storiche: silenziosità notevole in tutte le situazioni, nessuna vibrazione e apprezzabile assorbimento delle sospensioni.
Pregi: a bordo, si respira un'atmosfera di notevole livello, giocata con sapienza tra lussi e tecnologia.
Difetti: l'abitabilità posteriore, un difetto storico, tipico delle berline-coupé. Servirebbe qualcosa in più sopra la testa. Anche sul fronte accessibilità. l''infotainment ha menù complessi, che richiedono sempre un certo impegno.