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Passaggio di proprietà: in quali regioni costa meno

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Il costo del passaggio di proprietà dell’auto non è uguale in tutta Italia. Una parte rilevante della spesa dipende infatti dalla regione, più precisamente dalla provincia in cui viene registrato, a causa delle diverse aliquote applicate all’imposta provinciale di trascrizione (IPT).

Conoscere il costo del passaggio di proprietà auto per regione è fondamentale per evitare sorprese, confrontare le spese e capire dove conviene effettuare la pratica.

In questo articolo, analizziamo nel dettaglio le differenze IPT tra le regioni, spieghiamo da cosa dipende il costo complessivo e individuiamo le aree in cui il passaggio di proprietà è più economico e quelle in cui risulta più costoso.

DA COSA DIPENDE IL PASSAGGIO DI PROPRIETA'

Innanzitutto, è fondamentale comprendere le componenti di costo del passaggio di proprietà.

Il costo è composto di componenti sia fisse (uguali in tutta Italia) sia variabili (che variano da provincia a provincia), ovvero:

Spese fisse:

  • 16 € per l’imposta di bollo per l’aggiornamento del documento unico o della carta di circolazione;
  • 16 € di imposta di bollo per l’autenticazione dell’atto di vendita;
  • 27 € di emolumenti PRA/ACI;
  • 10,20 € di diritti di motorizzazione.

Spese variabili:

  • IPT (imposta provinciale di trascrizione): varia da regione regione, più nello specifico da provincia a provincia in base alla potenza in kilowatt (KW) del veicolo;
  • Competenze dell’Agenzia di Pratiche Auto.

Cosa è l’IPT e come si calcola

L’IPT ovvero l’imposta provinciale di trascrizione, istituita nel 1997 con il decreto legislativo 446, viene corrisposta a livello provinciale per la prima iscrizione di un veicolo al PRA o ogni volta che si esegue un passaggio di proprietà.

Questa tassa è dovuta per autoveicoli, autobus, furgoni e TIR, non è dovuta per le moto.

L’imposta provinciale di trascrizione si calcola sulla base della potenza in kilowatt del veicolo, più nello specifico è composta da:

  • Una componente fissa pari a 150,81 €;
  • Una componente variabile, stabilita a livello provinciale, sulla base della maggiorazione prevista per la provincia in base alla potenza del veicolo in kilowatt (kW).

Più nello specifico per i veicoli che hanno una potenza inferiore al 53 kW non è dovuta alcuna maggiorazione, di conseguenza si corrisponde la tariffa base pari a 150,81 €. Per i veicoli invece con potenza superiore a 53 kW verrà applicata la maggiorazione provinciale prevista per ogni singolo kilowatt. 

Fasce di maggiorazione dell’IPT

La tariffa base per ogni kilowatt eccedente i 53, pari a 3,51 € al kW, può essere maggiorata, sulla base delle disposizioni della provincia, del:

  • 10%: 3,86 € per ogni kilowatt di potenza oltre i 53 kW base
  • 15%: 4,04 € per ogni kilowatt di potenza oltre i 53 kW base
  • 20%: 4,21 € per ogni kilowatt di potenza oltre i 53 kW base
  • 25%: 4,39 € per ogni kilowatt di potenza oltre i 53 kW base
  • 30%: 4,56 € per ogni kilowatt di potenza oltre i 53 kW base

Casi particolari soggetti ad agevolazione IPT

Sono previste delle agevolazioni variabili sul costo dell’IPT in alcune casistiche particolari come:

REGIONI PIU' ECONOMICHE

Regioni senza maggiorazione dell’IPT

Il passaggio di proprietà più economico, senza alcuna maggiorazione dell’IPT,  può essere effettuato nelle seguenti regioni:

  • Trentino Alto Adige;
  • Valle d’Aosta.

Più nello specifico, non è prevista alcuna maggiorazione dell’IPT, pertanto la sola applicazione della tariffa base nelle province di:

  • Aosta;
  • Bolzano;
  • Trento.

Regioni con maggiorazione dell’IPT del 10%

La regione che si classifica come seconda per il passaggio di proprietà più economico è la Basilicata, con una maggiorazione dell’IPT del 10% per la sola provincia di Matera.

Attenzione: la provincia di Potenza, sempre in Basilicata, è soggetta ad una maggiorazione dell’IPT del 30%

REGIONI INTERMEDIE

Regioni con maggiorazione dell’IPT del 15%

La regione che si classifica come intermedia e l’unica con la maggiorazione dell’IPT del 15%, è la Sicilia, per la sola provincia di Ragusa.

Attenzione:

  • La provincia di Siracusa, sebbene sempre in Sicilia, applica una maggiorazione dell’IPT pari al 20%.

Invece

  • Le province di Palermo, Catania, Messina, Trapani, Agrigento, Caltanissetta ed Enna, sebbene sempre in Sicilia, applicano una maggiorazione dell’IPT pari al 30%.

Regioni con maggiorazione dell’IPT del 20%

Le regioni che si classificano più costose tra le intermedie, con una maggiorazione dell’IPT pari al 20% sono:

  • Abruzzo: per la sola provincia di Pescara;
  • Campania: per le sole province di Avellino e Benevento;
  • Emilia-Romagna: per la sola provincia di Reggio Emilia;
  • Friuli Venezia Giulia: per le province di Pordenone, Trieste e Udine;
  • Lazio: per la sola provincia di Latina;
  • Puglia: per le sole province di Bari e Lecce;
  • Sardegna: per la sola provincia di Carbonia (Carbonia Iglesias);
  • Sicilia: per la sola provincia di Siracusa;
  • Toscana: per le sole province di Arezzo e Grosseto;
  • Veneto: per la sola provincia di Vicenza.

REGIONE PIU' COSTOSE

Regioni con maggiorazione dell’IPT del 25%

Tra le regioni più costose, nel primo scaglione con la maggiorazione dell’IPT pari al 25% troviamo:

  • Calabria: per la sola provincia di Crotone;
  • Emilia-Romagna: per la sola provincia di Ferrara;
  • Lombardia: per la sola provincia di Sondrio.

Regioni con maggiorazione dell’IPT del 30%

Le regioni, le cui province applicano la maggiorazione dell’IPT massima prevista, ovvero pari al 30% sono:

  • Abruzzo: per le province di Chieti, L’Aquila e Teramo;
  • Basilicata: per la provincia di Potenza;
  • Calabria: per le province di Catanzaro, Cosenza, Reggio Calabria e Vibo Valentia;
  • Campania: per le province di Caserta, Napoli e Salerno;
  • Emilia-Romagna: per le province di Bologna, Forlì-Cesena, Modena, Parma, Piacenza, Ravenna, Rimini;
  • Friuli Venezia Giulia: per la provincia di Gorizia;
  • Lazio: per le province di Frosinone, Rieti, Roma, Viterbo;
  • Liguria: per le province di Genova, Imperia, La Spezia, Savona;
  • Lombardia: per le province di Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Mantova, Milano, Monza Brianza, Pavia, Varese;
  • Marche: per le province di Ancona, Ascoli Piceno, Fermo, Macerata, Pesaro Urbino;
  • Molise: per le province di Campobasso e Isernia;
  • Piemonte: per le province Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Novara, Torino, Verbania, Vercelli;
  • Puglia: per le province di Barletta Andria Trani, Brindisi, Foggia, Taranto;
  • Sardegna: per le province di Cagliari, Medio Campidano, Nuoro, Ogliastra, Olbia Tempio, Oristano, Sassari;
  • Sicilia: per le province di Agrigento, Caltanissetta, Catania, Enna, Messina, Palermo, Trapani;
  • Toscana: per le province di Firenze, Livorno, Lucca, Massa Carrara, Pisa, Pistoia, Prato, Siena;
  • Umbria: per le province di Perugia e Terni;
  • Veneto: per le province di Belluno, Padova, Rovigo, Treviso, Venezia, Verona.

PASSAGGIO DI PROPRIETA' IN SICUREZZA

Se si è intenti ad informarsi sui costi del passaggio di proprietà, è bene anche conoscere come procedere al trapasso in sicurezza, soprattutto se si tratta di una compravendita di auto usata diretta tra privati.

In queste trattative infatti, sono sempre di più le frodi e i raggiri, soprattutto nella delicata fase di pagamento del veicolo dove si crea la classica fase di empasse:

  • L’acquirente vuole pagare quando il veicolo è a lui intestato. Ma se poi non paga?
  • Il venditore vuole il saldo prima di firmare il passaggio di proprietà. Ma se poi non firma o si dilegua con il veicolo o l’auto presenta vincoli o gravami?

Nessun metodo di pagamento tradizionale - come bonifici istantanei, tradizionali, assegni circolari o contanti - è in grado di dare la massima tutela ad ambedue le parti. Per procedere davvero in insicurezza, l’unica soluzione è quella di affidarsi a una piattaforma di deposito a garanzia, detto anche escrow auto, infatti:

  • L’acquirente deposita il denaro pattuito presso la piattaforma;
  • Ricevuto il denaro, la piattaforma inoltra la notifica di corretto deposito ad acquirente e venditore;
  • I due soggetti procedono al passaggio di proprietà;
  • Intestato il veicolo all’acquirente, il denaro precedentemente depositato viene erogato al venditore.

In Italia, questo servizio è offerto dalla piattaforma di pagamento sicuro Owny (Owny.it), specializzata nella compravendita di veicoli.

Per garantire la massima sicurezza Owny effettua debite verifiche documentali tramite database ufficiali ACI/PRA per accertarsi della corretta intestazione del veicolo all’acquirente prima di rilasciare il denaro al venditore.

Il servizio può essere attivato sia tramite l’online ma anche presso negozi fisici, ovvero le agenzie di Pratiche Auto partner di Owny disposte in tutto il territorio nazionale.

Se la controparte diffida dall’utilizzo di un sistema così sicuro potrebbe essere un campanello d’allarme, meglio rinunciare alla compravendita e passare al prossimo acquirente o venditore.

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