Circolazione e sosta
A ciascuno la sua Ztl
La crescente diffusione delle auto ibride induce gli enti locali a ridurre le agevolazioni. Ecco che cosa prevedono, al momento, le principali città su zone a traffico limitato e parcheggi a pagamento
La crescente diffusione delle auto ibride induce gli enti locali a ridurre le agevolazioni. Ecco che cosa prevedono, al momento, le principali città su zone a traffico limitato e parcheggi a pagamento
Stellantis propone una soluzione intermedia fra mild e full hybrid, che unisce la bassa tensione del primo (48 volt) con il layout del secondo. Ecco i tre schemi a confronto, calati nel cofano di altrettante C-Suv
I limiti alle emissioni di anidride carbonica hanno definitivamente aperto la strada all'ibrido. Una tecnologia sviluppata negli anni 90 dalla Toyota e poi seguita anche dagli altri costruttori. Con soluzioni diverse e peculiari
Lo diciamo sempre: se una Phev non viene attaccata spesso alla spina, non serve a nulla. Per sfruttarne appieno i vantaggi bisogna ragionare come se si possedesse una Bev, attrezzandosi quindi nella maniera più funzionale per fare il pieno di energia con facilità. Ecco come
Quanto valgono le vetture a doppia propulsione a tre e a cinque anni dall'acquisto del modello nuovo? Ecco le rilevazioni della banca dati di Quattroruote Professional relative alle ibride, ricaricabili e no, più immatricolate nel primo semestre. Audi, BMW e Toyota nelle posizioni di testa
Rispetto alle soluzioni mild, in questa categoria crescono sia la potenza dei motori elettrici sia la capacità delle batterie. Risultato: consumi ed emissioni si riducono e l'efficienza aumenta. Anche i costi, però, salgono
Le motorizzazioni ibride (ricaricabili e no), in costante crescita da diversi anni, sembrano ormai prossime a superare le endotermiche: a trainare questa rincorsa sono soprattutto le mild, ovvero le vetture con un grado leggero di elettrificazione
Un motogeneratore elettrico e una piccola batteria sono gli ingredienti necessari per dar vita all'ibridizzazione leggera. Una soluzione poco costosa, che consente una sia pur limitata riduzione dei consumi e, di conseguenza, delle emissioni di anidride carbonica
In queste ibride, l'accumulatore può essere ricaricato anche da una fonte esterna. E ha una capacità sufficiente per alimentare il motore elettrico per qualche decina di chilometri
Dalla prima crossover media del Biscione alla mini Suv Toyota, passando per una classica tra le compatte come la Clio. Fianco a fianco, le caratteristiche principali di alcuni dei modelli più venduti e di quelli provati di recente
Le bestseller – piccole e grandi – tra i modelli con il primo step di elettrificazione. Tutte provate di recente da Quattroruote. E tutte riunite in una tabella che consente di paragonare caratteristiche tecniche e prestazioni, costi e valore residuo
Un motogeneratore elettrico e una piccola batteria sono gli ingredienti dell'ibridizzazione leggera. Il contenimento dei consumi e delle emissioni di CO2 così ottenuto impatta innanzitutto sui cicli di omologazione
Dall'esenzione totale, comunque per non più di sei anni, all'assenza di qualsiasi vantaggio, passando per una miriade di riduzioni: la tassa di possesso per le ibride varia da regione a regione
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