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Batteria scarica

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Batteria auto: componenti e funzionamento

Semplificando al massimo, la batteria è un accumulatore di energia elettrica che permette di mettere in moto l’auto e di far funzionare tutti i suoi dispositivi elettrici (luci, fari, tergicristalli, clacson, autoradio, alzacristalli, climatizzatore eccetera) ed elettronici (centraline, apparecchiature di infotainment, navigatore eccetera) della vettura.

La batteria di avviamento è costituita da un contenitore di materiale isolante al cui interno vi sono elementi formati da piastre di piombo e ossido di piombo, separati fra loro e immersi in una soluzione di acido solforico in acqua distillata. Ciascun elemento è in grado di fornire una tensione di circa 2 V. Dato che i vari elementi sono collegati fra loro in serie, ossia in modo che le tensioni si sommino, le batterie auto sono formate da sei elementi in grado di fornire, complessivamente, una tensione di 12 V in corrente continua.

Le due estremità della serie di elementi costituiscono i due poli, che sul contenitore sono costituiti da due piccoli cilindri di piombo a cui vanno serrati i morsetti dei rispettivi cavi: il polo positivo (indicato con il segno + e il colore rosso) e quello negativo (indicato con il segno – e il colore nero). Il cavo nero è saldato, all’altro capo, alla carrozzeria dell’auto (massa), mentre il cavo rosso, collegato al polo positivo, dopo un passaggio attraverso l'interruttore a chiave del quadro, raggiunge il resto dell’impianto elettrico della vettura.

Come si produce la corrente continua nella batteria

La corrente elettrica viene prodotta in seguito a una reazione chimica fra piombo, ossido di piombo e acido solforico. Questa reazione è reversibile, ossia può avvenire in entrambi i sensi. Quindi, inviando corrente a una batteria è possibile ricostituire le condizioni iniziali che consentono all’accumulatore di poter nuovamente erogare corrente. Questa seconda fase si ottiene grazie all’alternatore che trasforma l’energia meccanica del motore in energia elettrica che mantiene carica la batteria.

Caratteristiche tecniche della batteria auto: volt, ampere e capacità

Le batterie moderne, pur avendo una capacità limitata, sono progettate per fornire una corrente elevata. Esistono molti tipi di batterie di avviamento, in termini di capacità e, quindi, di dimensioni, a seconda del modello di auto sulla quale sono montate e, in alcuni casi persino in base alla versione. Le caratteristiche tecniche della batteria, dunque, sono specifiche per ciascun modello/versione e sono riportate nel libretto di uso e manutenzione. Esse sono:

-  Capacità

Si misura in ampere-ora (Ah) e indica quanta energia può essere immagazzinata dall’accumulatore;

-  Corrente

Si misura in ampere (A) ed è la corrente massima che la batteria può fornire;

-  Tensione

Come accennato, le batterie di avviamento delle auto hanno una tensione di 12 volt.

Per esempio, una batteria di capacità pari a 40 Ah completamente carica può erogare una corrente elettrica di intensità pari a 5 A per 10 ore oppure.

Quanto durano le batterie

La durata della vita di una batteria di avviamento dipende dal suo utilizzo, dalle condizioni climatiche in cui esso avviene (le batterie soffrono particolarmente il freddo ma anche le temperature elevate) e, ovviamente, dalla qualità con cui sono realizzate. Con un normale utilizzo dell’auto, una batteria di trazione di qualità può durare alcuni anni.

La manutenzione delle batterie

Le moderne batterie di avviamento sono senza manutenzione. In passato, invece, richiedevano il ripristino del livello dell’elettrolita (soluzione di acido solforico in acqua distillata) al suo interno e per questo motivo erano dotate di una sorta di tappo che consentiva il ripristino del livello.

Nel caso in cui l’auto non sia utilizzata per lungo tempo, può essere utile scollegare la batteria dal circuito elettrico oppure mantenerla in carica con uno specifico caricabatterie dotato di funzione mantenimento (vedere più avanti).

5 cause principali della batteria auto scarica

Come accennato, quando il motore è in moto la batteria viene mantenuta carica dall’alternatore. Tuttavia, può capitare che la batteria si scarichi. Ciò può avvenire in alcune situazioni:

-  Guasto all’alternatore

la batteria non si ricarica quando il motore è in funzione e, quindi, perde progressivamente la sua carica;

-   Dispositivi lasciati accesi

luci o dispositivi dimenticati accesi quando il motore è spento assorbono corrente e possono far scaricare la batteria;

-   Scarica naturale

se l’auto resta inutilizzata per lungo tempo, la batteria perde gradualmente la carica;

-   Vecchiaia

una batteria usurata ha una capacità ridotta e, quindi, si scarica più facilmente (in questa situazione è consigliabile sostituirla);

-   Temperatura

temperature molto alte o molto basse influiscono negativamente sulle prestazioni della batteria.

Vi sono dei segnali che indicano quando una batteria è poco carica o prossima alla fine del suo ciclo di vita: difficoltà nell’avvio del motore, abbassamento delle luci, messaggi di errore sul cruscotto della vettura.

Come ricaricare la batteria auto: 3 metodi efficaci

Se la batteria dell’auto è scarica, si può ricaricare in diversi modi:

-   Avviamento con cavi

Utilizzando cavi di emergenza (si consiglia di tenerne una coppia di qualità nel baule dell’auto) e una batteria di supporto (per esempio quella di un’altra auto) è possibile mettere in moto la macchina e, quindi, ricaricare la batteria tenendo il motore acceso oppure facendo marciare la vettura sfruttando l’alternatore dell’auto; in questa situazione è consigliabile limitare al massimo l’utilizzo di di dispositivi elettrici (radio, climatizzatore, luci) fino alla completa ricarica dell’accumulatore. Per una ricarica completa possono occorrere alcune decine di minuti;

-   Avviamento con starter (o jump starter o avviatore di emergenza o booster)

Lo starter (o jump starter o avviatore di emergenza o booster) è un dispositivo portatile pensato proprio per mettere in moto un’auto con la batteria scarica. Di fatto si tratta di una batteria contenuta in uno specifico contenitore dotato di maniglie per il trasporto e di cavi incorporati da collegare alla batteria dell’auto da mettere in moto; anche in questa situazione è consigliabile limitare al massimo di dispositivi elettrici (radio, climatizzatore, luci). Per una ricarica completa possono occorrere alcune decine di minuti;

-   Caricabatteria esterno

Collegando un caricabatteria esterno; questa soluzione richiede più tempo e la disponibilità di una presa elettrica a cui collegare il caricabatteria;

In tutte le situazioni di batteria scarica apparentemente senza motivo è consigliabile verificare che l’alternatore funzioni correttamente per evitare che la batteria si scarichi nuovamente. 

Come si usa un caricabatteria

Un caricabatterie si usa sempre con il motore spento, il quadro spento (la chiave non deve essere inserita) e ogni dispositivo elettrico della vettura spento. Premesso che ogni caricabatterie è dotato di istruzioni (che si consiglia di leggere comunque), la sequenza da rispettare, senza smontare la batteria dalla macchina, è la seguente:

1.  collegare il morsetto positivo (rosso) del caricabatterie al polo positivo della batteria (+);

2.  collegare il morsetto negativo (nero) al polo negativo della batteria (-);

3.  impostare il caricabatterie (se il dispositivo è regolabile è preferibile scegliere la modalità lenta);

4.  collegare il caricabatterie alla rete elettrica;

5.  accendere il caricabatterie;

6.  monitorare il processo (controllare periodicamente il caricabatterie per verificare il livello di carica).

7.   spegnere il caricabatterie al termine della ricarica;

8.   staccare il caricabatterie dalla rete elettrica;

9.   scollegare il morsetto negativo (nero) al polo negativo della batteria (-);

10.  scollegare il morsetto positivo (rosso) del caricabatterie al polo positivo della batteria (+).

Attenzione: se la batteria appare danneggiata (perdita di liquido o rigonfiamenti dell’involucro) non va ricaricata e deve essere sostituita. Evitare in ogni caso di tenere in carica la batteria oltre il necessario e ricaricarla in locali ventilati. E usare un caricabatteria di qualità riconosciuta (eventualmente confrontarsi con il proprio meccanico di fiducia).

Il mantenitore di carica

Un mantenitore di carica può essere utile quando si lascia l’auto ferma a lungo per evitare che la batteria si scarichi completamente, cosa che può danneggiarla o, comunque, ridurne la vita residua. Si tratta, semplificando al massimo, di una sorta di caricabatteria che fornisce una corrente costante a bassa intensità e che va lasciato collegato alla rete elettrica per tutto il tempo necessario a evitare la scarica completa dell’accumulatore.

Immagini AI generated.

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