Il servosterzo, secondo il Dizionario dell’auto di Quattroruote, è un sistema che “riduce lo sforzo da esercitare sul volante per sterzare le ruote”, in particolare a basse velocità e durante le manovre. Senza un servosterzo, il conducente dovrebbe applicare molta più forza per girare il volante, soprattutto in situazioni in cui il veicolo è fermo. Ma più in generale, il servosterzo migliora l'esperienza di guida e permette una sterzata più rapida e precisa in ogni situazione.
Il servosterzo idraulico fu sviluppato negli anni 30 del 1900 da un ingegnere americano, Francis W. Davis, che lavorava per la Pierce-Arrow Motor Car Company. Tuttavia, il sistema non entrò subito in produzione per questioni di costo e complessità. Durante la seconda guerra mondiale, versioni sperimentali del servosterzo furono adottate su veicoli militari pesanti come i camion e i carri armati per facilitare la guida in condizioni difficili. Il primo servosterzo idraulico per auto fu montato nel 1951 sulla Chrysler Imperial. Questo sistema, denominato Hydraguide, segnò l'inizio dell'adozione di questa tecnologia nel settore automobilistico.
Esistono tre tipi di servosterzo:
Secondo il Dizionario dell’auto di Quattroruote, il servosterzo “agisce tramite un circuito idraulico ad alta pressione che si avvale di una pompa azionata dal motore e di un complesso sistema di valvole. Il servosterzo non è quindi attivo a motore spento”. In pratica, come vedremo più avanti nel dettaglio, una pompa alimentata dal motore della macchina genera pressione in un circuito idraulico e questa pressione viene applicata allo sterzo per assisterne il movimento. Nel servosterzo idraulico la pompa, se il motore è acceso, è sempre in funzione e quindi il fluido presente nel circuito è sempre in pressione, anche se la macchina è ferma e lo sterzo non viene mosso dal conducente.
Negli anni 90 del secolo scorso “sono stati sviluppati anche servosterzi”, si legge nel Dizionario dell’auto di Quattroruote “che utilizzano più economici, leggeri e programmabili sistemi elettrici che hanno il vantaggio di non consumare energia in rettilineo in quanto non occorre alimentare la pompa quando non è richiesta la guida servoassistita e che rilevano la necessità di intervento in base alla misurazione della deformazione di una barra di torsione”.
In pratica, il servosterzo elettrico utilizza un più semplice motore elettrico per fornire assistenza al sistema dello sterzo. Una tecnologia meno raffinata ma più efficiente da un punto di vista energetico rispetto al sistema idraulico, poiché il motore elettrico si attiva solo quando necessario.
“Una via di mezzo tra le due soluzioni”, si legge nel Dizionario dell’auto di Quattroruote, “consiste nei sistemi elettroidraulici, in cui la pompa, invece di essere mossa dal motore termico, è azionata da un motore elettrico che si attiva solo quando è richiesta la servoassistenza”. Il servosterzo elettroidraulico ha costituito una tecnologia di transizione tra i sistemi idraulici e quelli completamente elettrici.
Come accennato, il servosterzo idraulico utilizza la pressione generata da una pompa su un fluido idraulico, pressione che è utilizzata per agevolare la rotazione del volante nelle automobili. Il sistema si basa sui seguenti componenti:
Quando il conducente gira il volante, la valvola di comando rileva la direzione e la forza applicata dal guidatore. La pompa idraulica invia fluido pressurizzato al cilindro idraulico nella direzione appropriata. Il fluido pressurizzato fornisce una forza aggiuntiva che contribuisce a girare le ruote, riducendo lo sforzo che il guidatore deve applicare sul volante.
Il sistema idraulico riduce il suo effetto all’aumentare dei giri del motore.
Un sistema di regolazione elettronico interviene sulla parte idraulica tenendo conto della velocità della vettura.
I più moderni impianti consentono di avere il massimo dell’assistenza a bassa velocità e di ridurre l’effetto man mano che la stessa aumenta, in modo da conservare una maggiore sensibilità e consentire al guidatore di percepire le condizioni di aderenza dell’avantreno quando si percorrono le curve.
Il servosterzo idraulico fornisce un'assistenza costante e fluida e per questo è preferito dai puristi della guida. Tuttavia, si tratta di sistemi più complessi e, dunque, più costosi, anche in termini di manutenzione ordinaria. Inoltre, il loro funzionamento richiede più energia dei sistemi elettrici, cosa che impatta negativamente sui consumi della vettura. Per questo motivo, a partire dai modelli mass market, sono stati progressivamente sostituiti dai dispositivi elettrici.
In particolare, i servosterzi idraulici hanno i seguenti svantaggi:
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