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Cos'è il filtro antipolline e come funziona

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Cos’è

Nel “Dizionario dell’auto” di Quattroruote si legge che il filtro antipolline – a volte denominato anche “filtro abitacolo” è un “elemento dell’impianto di climatizzazione in grado di trattenere polvere, pollini e alcune particelle carboniose presenti nell’aria, così da ridurre l’inquinamento nell’abitacolo”.

Quando nasce il filtro antipolline: le origini

La prima automobilistica a dotare di filtro antipolline un proprio modello fu la Mercedes sulla W116 – quella che può essere considerata la prima Classe S della Casa di Stoccarda – una vettura presentata nel 1972 e in produzione fino al 1980. Da allora i filtri antipolline hanno iniziato a essere montati anche da altre Case premium per essere poi progressivamente adottati dalle Case generaliste e montati anche su vetture dei segmenti inferiori. Attualmente tutti i modelli in vendita dotati di climatizzatore ne sono equipaggiati.

Com’è fatto e dove si trova il filtro abitacolo

Il filtro antipolline è realizzato con una serie di strati di materiali filtranti - la cosiddetta media filtrante - trattenuti da una specifica “cornice” di plastica o di metallo che conferisce stabilità al filtro e che ne garantisce il suo perfetto inserimento nel sistema di climatizzazione dell'auto. La media filtrante è in grado di trattenere solo le particelle o le sostanze indesiderate e di far passare l’aria opportunamente “depurata”.  Nella maggior parte delle situazioni, un filtro antipolline è composto da carta e fibra sintetica, ma alcuni filtri hanno anche uno strato di carbone attivo, in grado di limitare anche odori sgradevoli e gas. Filtri di alta qualità sono in grado di trattenere anche particelle molto piccole, migliorando notevolmente la qualità dell'aria a bordo.

Benefici

Grazie alla capacità di filtrare l’aria che entra nell’abitacolo dall’esterno attraverso l’impianto di ventilazione o climatizzazione e di trattenere al suo interno polveri, pollini e sostanze inquinanti, il filtro antipolline ha un effetto positivo sul benessere dei passeggeri e, in particolare, del conducente, soprattutto se allergico o affetto da problemi respiratori, situazione che può ridurre la sua attenzione e la sua prontezza di riflessi e, quindi, impattare negativamente sulla sicurezza stradale.

Manutenzione del filtro antipolline: quando sostituirlo?

Proprio perché progettato per catturare anche particelle molto piccole”, prosegue il dizionario dell’auto di Quattroruote, “questo filtro può intasarsi rapidamente e quindi deve essere sostituito ogni 6-12 mesi”. In generale i produttori di auto consigliano di sostituirlo sempre in occasione del tagliando, ossia alle scadenze prefissate per la manutenzione ordinaria del veicolo. Che avviene secondo una frequenza che fa riferimento alla percorrenza raggiunta o al tempo trascorso dalla consegna all’acquirente o dal tagliando precedente (vale sempre la prima scadenza raggiunta). In genere il tagliando (e quindi anche la sostituzione del filtro antipolline) è previsto una volta all’anno oppure ogni 15-20 km, ma sulle auto di ultima generazione la manutenzione ordinaria è indicata al conducente dalla stessa vettura sulla base del suo utilizzo. Tuttavia, se la vettura circola in aree particolarmente polverose o in città afflitte da bassi livelli di qualità dell’aria può essere consigliabile una sostituzione più frequente.

Fai da te

La sostituzione del filtro antipolline non rientra tra le attività ammesse dalla legge 122/92, quelle che possono essere effettuate sull’auto anche da non professionisti dell’autoriparazione, ossia da chiunque. La legge, infatti, limitatamente ai filtri, ha liberalizzato esclusivamente la sostituzione di quello dell’aria e di quello dell’olio. Tuttavia, in considerazione del fatto che la sua sostituzione non impatta in maniera determinante sulla sicurezza dell’auto, si ritiene che anche la sostituzione del filtro antipolline possa rientrare tra quelle ammesse dalla legge.

Acquistare il filtro: Originale o equivalente?

Come gran parte dei ricambi auto, anche i filtri antipolline in vendita sul mercato possono essere di due tipologie: originali o equivalenti. Quelli originali hanno in genere un prezzo più alto e recano sulla confezione il marchio della Casa automobilistica. Quelli equivalenti, a volte realizzati dalle stesse aziende che li producono per le case automobilistiche, hanno in genere un prezzo più basso e presentano il solo marchio del produttore. Se un ricambio è espressamente dichiarato “equivalente” significa che ha le stesse caratteristiche di uno originale e che offre le stesse prestazioni.

Le prestazioni

A proposito di prestazioni, spesso, a parità di ricambio, possono essere disponibili sul mercato prodotti con prestazioni diverse. Per esempio, con riferimento ai filtri antipolline, è possibile trovare un filtro standard oppure uno con carbone attivo. La scelta, ovviamente, dipende da eventuali indicazioni della Casa, contenute nel libretto di uso e manutenzione o, in assenza di indicazioni, dalle specifiche esigenze dell’acquirente tenendo conto, ovviamente, della variabile prezzo.

La compatibilità

I ricambi, anche quelli più semplici come i filtri, non sono uguali su tutte le auto. Anzi, a volte non sono uguali nemmeno su ogni modello, che può avere più versioni. Per non parlare delle diverse generazioni dello stesso modello, che a parità di versione e allestimento possono avere ricambi diversi per forma, dimensioni e prestazioni da una generazione all’altra.

In pratica, è possibile che per una specifica tipologia di ricambio – per esempio il filtro antipolline - esistano ricambi diversi in funzione, oltre che del modello/versione/allestimento, anche della serie e dell’anno di produzione della vettura. Individuare il ricambio corretto per la propria auto, dunque, può non essere immediato se non passando attraverso un professionista della ricambistica o della riparazione/manutenzione che, grazie al numero di telaio, è in grado di individuarlo univocamente, senza possibilità di errore.

Dove si acquista il filtro abitacolo?

I filtri antipolline per auto possono essere acquistati in una pluralità di modi:

  1. Ricambista

    Il magazzino specializzato in ricambi auto è il canale più affidabile: basta consegnare al venditore la carta di circolazione dell’auto (non sempre è Sufficiente il numero di targa)  per consentirgli di individuare il ricambio corretto – originale o equivalente - per lo specifico modello/versione/allestimento/anno di produzione;

  2. Concessionaria 

    Quasi tutte le concessionarie offrono alla propria clientela anche la vendita diretta di ricambi auto, prevalentemente originali. Anche in questo caso, per individuare il ricambio corretto è necessario portare con sé la carta di circolazione della macchina, visto che non sempre è possibile individuare il ricambio in base al numero di targa);

  3. Negozio di accessori auto 

    Le catene di negozi di accessori auto vendono anche i filtri antipolline. Non sempre è facile individuare il ricambio corretto per il proprio modello/versione di auto;

  4. Ipermercato 

    Alcuni grandi supermercati e ipermercati hanno corsie dedicate agli accessori e ricambi auto e moto in cui spesso sono presenti anche i filtri antipolline. Tuttavia, quasi sempre la scelta si limita ai modelli di auto più diffusi;

  5. Online 

    Su internet è possibile trovare qualsiasi ricambio auto. E quasi sempre i siti dei ricambisti o delle piattaforme generaliste di e-commerce consentono di individuare il ricambio adatto sulla base di una serie di filtri per marca, modello, versione, allestimento e anno di immatricolazione (oppure numero di targa). Bisogna prestare molta attenzione all’affidabilità del venditore e alle recensioni dei clienti.

In generale è consigliabile prendere sempre in considerazioni produttori dalla solida reputazione o consigliati da un professionista dell’autoriparazione o della vendita di ricambi auto, sia per evitare problemi di compatibilità al momento dell’installazione sia per garantirsi la migliore qualità dell'aria all'interno dell'abitacolo.

Come si monta

Montare un filtro antipolline è un’operazione relativamente semplice che può essere effettuata anche da chi non ha esperienza. A volte le istruzioni sono contenute nel libretto di uso e manutenzione. In ogni caso su internet è possibile trovare documentazione o tutorial utili per guidare i neofiti della manutenzione fai da te attraverso queste operazioni. Ovviamente un professionista è in grado di garantire un’operazione veloce e a regola d’arte.

Come si smaltisce

Lo smaltimento dei ricambi auto usati – e quindi anche dei filtri antipolline - deve avvenire nel rispetto delle normative ambientali in vigore. Nel caso in cui la sostituzione sia a cura di un autoriparatore, dello smaltimento si occuperà direttamente il meccanico/carrozziere. Se, invece, si opta per il fai da te, bisogna provvedere personalmente al corretto smaltimento. A volte chi vende ricambi auto dà anche la possibilità di depositare quelli usati in specifici contenitori o è comunque in grado di dare indicazioni su come procedere. Ove questo servizio non fosse disponibile, è possibile fare riferimento alle indicazioni contenute nella confezione del ricambio nuovo. È possibile anche fare riferimento ai centri di raccolta presenti nel proprio territorio. In genere, per i filtri antipolline è prevista la raccolta indifferenziata.

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