L’alternatore è una macchina elettrica rotante che sfrutta i campi elettromagnetici come mezzo per trasformare l’energia meccanica in elettrica. È composto da due elementi: uno fisso, lo statore, e uno mobile, il rotore. Il primo ha la forma di un cilindro cavo, all’interno del quale ruota il secondo. Entrambi ospitano avvolgimenti di conduttori elettrici che formano circuiti separati.
Come funziona. Per fornire energia elettrica, l’alternatore sfrutta la legge di Faraday relativa all’induzione elettromagnetica. Quando il motore è in funzione, tramite una cinghia mette in movimento il rotore. La rotazione crea un campo elettromagnetico che induce forze elettromotrici negli avvolgimenti dello statore. L’alternatore fornisce così energia elettrica sotto forma di corrente alternata, che viene poi convertita in continua da un raddrizzatore a diodi integrato nell’alternatore stesso per poter essere immagazzinata nella batteria. L’efficienza dell’alternatore è dell’80% circa: ciò significa che all’assorbimento di potenza di un kW del motore corrisponde la generazione di 0,8 kW di elettricità. Eventuali malfunzionamenti del sistema possono essere segnalati dall’accensione della spia con il simbolo della batteria nella strumentazione.
A cosa serve. L’alternatore gioca un ruolo fondamentale nel funzionamento di un’auto. L’energia elettrica che produce e che viene stoccata nella batteria serve ad alimentare la reta elettrica di bordo, cui fanno capo tutti i dispositivi elettrici ed elettronici, a partire dal motorino di avviamento fino alle luci, passando per i sistemi necessari al funzionamento del motore (accensione e alimentazione) e quelli di sicurezza (Abs, Esp).
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