Nell’ambito della Rc Auto, l’assicurazione obbligatoria, è possibile che in seguito a un incidente la responsabilità possa essere attribuita a entrambi gli automobilisti e non solo a uno di essi: la condizione si chiama concorso di colpa e si determina in base alle negligenze o alle condotte inappropriate che abbiano favorito l’insorgere dell’evento (lo scontro tra due veicoli), con responsabilità ripartite tra i due automobilisti in parti variabili. Tipico esempio del concorso di colpa è l’incidente per mancata precedenza quando un conducente non rispetta lo stop (o non rispetta chi proviene da destra), mentre l’altro non adotta una condotta e una velocità adeguata a impegnare l’intersezione.
Contro gli abusi. In passato, le compagnie facevano scattare il peggioramento della classe di merito a entrambi gli automobilisti coinvolti anche se a uno dei due veniva riconosciuta una percentuale di responsabilità minore o marginale. In questo modo, le assicurazioni potevano esigere il pagamento di premi maggiorati dal malus praticamente da tutti. Anche per ovviare a queste storture del sistema, nel 2007 le note liberalizzazioni dell’allora ministro Pierluigi Bersani introdussero il concetto di colpa prevalente. Da allora, in pratica, il malus scatta solo per l’automobilista al quale viene attribuita la percentuale maggiore di responsabilità, ovvero il 50% più uno; chi risulta coinvolto solo per la parte minoritaria, invece, conserva la classe di merito. Che cosa succede, infine, se la responsabilità viene ripartita in maniera uguale tra i due utenti, ovvero 50 e 50? Entrambi conserveranno la loro posizione bonus/malus senza peggioramenti.
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