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Quanto costa mantenere una moto?

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Avere una bella moto con cui organizzare una gita fuori porta o una bella vacanza è certamente appassionante e soddisfacente. Tuttavia, come qualsiasi altro mezzo di trasporto, anche la moto richiede dei costi non indifferenti. Vediamo nello specifico quanto costa mantenere una moto.

Costo medio di una moto a seconda della cilindrata

Viaggiare con la propria moto tra le vie della periferia oppure in un percorso che si snoda tra le campagne è il sogno di ogni appassionato.

Tuttavia questo genere di esperienza richiede dei costi relativi alla gestione e al mantenimento in perfette condizioni della moto. Ci sono diverse spese di cui farsi carico e che molto spesso dipendono dalla cilindrata del mezzo. La potenza del motore, la ciclistica e anche la velocità massima raggiungibile dalla moto sono dei valori tecnici di cui bisogna tener conto in fase di acquisto, non tanto perché il prezzo può variare ma soprattutto in ragione di maggiori costi per il mantenimento.

La cilindrata è importante perché esistono limitazioni previste per alcune moto. Da un punto di vista tecnico, per cilindrata si intende il volume del motore, ma anche la capacità di pompaggio. C'è una correlazione tra alcune norme del Codice della Strada e la cilindrata della motocicletta, che influiscono in maniera più o meno diretta.

Un aspetto particolarmente importante riguarda la possibilità di percorrere le autostrade con un motociclo che abbia cilindrata superiore a 150 centimetri cubici, se si parla di un mezzo con motore termico. La limitazione riguarda invece la potenza se si parla di un motore elettrico, che in questo caso deve essere maggiore agli 11 kW.

Ci sono, inoltre, ulteriori considerazioni che devono essere fatte sulla cilindrata e che riguardano il prezzo di acquisto. Ad esempio, se si vuole acquistare una motocross, la spesa da sostenere può essere compresa tra 1.500 e 6.000 euro. I prezzi possono diventare ben più alti quando si prendono in considerazione delle motociclette da strada che offrono prestazioni rilevanti, come nel caso della KTM 1290 Super Duke RR. Parliamo di circa 1.300 centimetri cubici di potenza per una spesa che si attesta intorno ai 20.000 euro. Poi ci sono le moto intorno ai 1000 centimetri cubici di potenza che prevedono un investimento che può oscillare tra il 15.000 e i 20.000 euro. Le spese diventano meno importanti se si scende di cilindrata, ma comunque per acquistare un buon prodotto occorre pur sempre fare un investimento di almeno 10.000 euro.

Costi aggiuntivi legati alla moto

I costi relativi a una motocicletta non sono soltanto quelli necessari per l'acquisto, a prescindere che si tratti di un modello nuovo oppure di un usato. Occorre far riferimento a tantissime esigenze, che partono da classici interventi di riparazione fino ad arrivare alla spesa per la polizza assicurativa annuale (o mensile, in caso delle polizze temporanee) e ai costi di carburante.

In particolare, la sottoscrizione di una RC per la moto può richiedere un premio assicurativo che si differenzia enormemente in base alla cilindrata. Ad esempio, per una moto che dispone di una cilindrata di 1000 centimetri cubici, la polizza solitamente è all'incirca il 15% più alta rispetto ad una moto che viene supportata da un motore di 250 centimetri cubici. Questa differenza si riduce enormemente quando ci sono cilindrate più simili come prestazioni. Il premio non differisce particolarmente tra una 250 centimetri cubici e una 500.

Esistono poi altri fattori che determinano l'entità del premio assicurativo, come lo storico del guidatore e la provincia di residenza. Per valutare al meglio tutte le condizioni, è molto utile confrontare le offerte di assicurazioni tramite i comparatori online, che spesso consentono anche di ottenere sconti dedicati sulle polizze di alcune compagnie e risparmiare sul premio annuale.

Un'altra voce importante dei costi aggiuntivi della moto è quella prevista per il carburante. Anche in questo caso una moto più potente richiederà una spesa maggiore, perché la motocicletta tende ad avere consumi più elevati. Ovviamente la spesa non può essere quantificata in termini assoluti perché molto dipende dall'utilizzo che si fa del mezzo e dei chilometri percorsi in media ogni mese.

Il terzo aspetto da tenere in considerazione è quello del bollo. Il calcolo va fatto rispetto al numero di kilowatt che sviluppa il motore. Questo è un dato che può essere facilmente ottenuto dando un'occhiata ai documenti della motocicletta. Mediamente, comunque, la spesa è al di sotto dei 100 euro.

L'ultimo aspetto da tenere in considerazione riguarda la manutenzione, che può essere ordinaria o straordinaria. Non è semplice dare indicazioni su questa voce, perché c'è da considerare il costo di eventuali pezzi di ricambio, oltre che lo stile di guida. In media, però, possiamo dire che ogni anno la spesa tra manutenzione ordinaria e straordinaria è di circa 250-300 euro.

Costi legati al passaggio di proprietà

Un'ultima valutazione per quanto riguarda i costi necessari per mantenere una moto è legata al passaggio di proprietà. Si tratta di quell'operazione che di fatto sancisce ufficialmente il trasferimento del titolo di proprietà di un mezzo.

Tale procedura, per quanto riguarda i motocicli che hanno cilindrata superiore ai 50 centimetri cubici, può essere effettuata presso una qualsiasi agenzia che si occupa di pratiche auto. Quest'ultima soluzione è certamente quella che permette di diminuire i tempi necessari per formalizzare il tutto, ma richiede costi più elevati.

In alternativa si può sfruttare il supporto messo a disposizione dei cittadini dallo Sportello Telematico dell'Automobilista (STA), oppure c'è la possibilità di rivolgersi direttamente agli uffici del Pubblico Registro Automobilistico oppure della Motorizzazione Civile.

A prescindere dalla scelta, ci sono dei documenti necessari da presentare, come la fotocopia del documento d'identità e del codice fiscale con aggiunta quella della carta di circolazione della moto. Ovviamente non può mancare anche la copia del certificato di proprietà.

La procedura di passaggio prevede che per poter garantire la corretta gestione sia necessario che l'atto venga autenticato e in particolare ci sia l'autenticazione della firma del venditore, che si può effettuare sia presso il Pubblico Registro Automobilistico sia presso l'ufficio anagrafe del comune.

Da sottolineare che, entro un periodo massimo di 60 giorni dall'autenticazione, bisognerà procedere con la registrazione del passaggio, altrimenti si possono incorrere in sanzioni che vanno da un minimo di 700 fino ad un massimo di 3.500 euro.

Per quanto riguarda i costi, sono previsti 32 euro per l'imposta di bollo e per la trascrizione al Pubblico Registro automobilistico. A questi si sommano 27 euro per emolumenti Aci, 16 euro di marca da bollo per autenticazione della firma e 9 euro per i diritti del Dipartimento Trasporti Terrestri. C'è poi un'ulteriore imposta di bollo del valore di 16 euro per aggiornare il libretto di circolazione.

Questo contenuto è stato scritto in collaborazione con la redazione di Facile.it Assicurazioni.

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