Contenuto redatto in collaborazione con la sezione vendita auto di Facile.it
La permuta auto è un'opzione comoda e veloce per cedere la proprietà del proprio mezzo, in genere a un concessionario o a un commerciante indipendente in caso di acquisto di una vettura, nuova o usata.
In cosa consiste la permuta dell'auto
L'istituto è disciplinato dal nostro ordinamento giuridico e in particolare dall'articolo 15542 del Codice civile, il quale prevede, appunto, la possibilità di trasferire la proprietà di diritti e beni, fra cui anche il mezzo di trasporto. Il titolare del mezzo potrà quindi stipulare un apposito contratto di permuta, non solo con un concessionario, in modo da ottenere in cambio un'altra autovettura, nuova oppure usata. Una sorta di baratto, ossia uno scambio di beni. Una volta che viene raggiunto l'accordo, entrambi i contraenti saranno poi chiamati a rispettare quanto sottoscritto entro un certo termine, ossia a perfezionare il trasferimento dei mezzi e di conseguenza il passaggio delle proprietà.
Il contratto di permuta dell'auto non deve essere confuso con quello di vendita, perché la differenza consiste nell'assenza del corrispettivo in denaro. In buona sostanza permutando non si effettua alcuna transazione che prevede il versamento di somme. I contraenti, pertanto, non saranno tenuti a pagare con assegno o bonifico, oltre che a chiedere prestiti e finanziamenti.
Il funzionamento della permuta è quindi abbastanza semplice, in quanto ha come oggetto la cessione di una macchina usata, provvista di un numero di targa e regolarmente immatricolata. L'accordo dovrà essere formalizzato per iscritto, quindi attraverso un contratto che verrà firmato da entrambe le parti coinvolte.
In ogni caso è bene far presente che esistono alcune differenze fra la permuta che avviene fra privati e quella conclusa dal concessionario. Nella prima ipotesi, infatti, lo scambio avviene fra due mezzi usati, in modo che le prestazioni corrispettive abbiano uguale valore. L'accordo scritto inoltre prevede una certa flessibilità e per questo può essere raggiunto in tempi abbastanza brevi e senza procedere alla stima dei beni oggetto del baratto. Bisogna poi considerare che la spesa che bisogna affrontare per l'immatricolazione è legata alla potenza del motore e la regola prevede che pagherà un importo maggiore chi otterrà la proprietà del mezzo più performante.
Quando invece il contratto di permuta viene stipulato dal concessionario la questione cambia, visto che un contraente sceglierà di cedere la propria macchina usata in cambio di una nuova, così da ottenere uno sconto sul prezzo di listino. Questa formula è abbastanza apprezzata dalle concessionarie, in quanto consente di aumentare le vendite delle automobili esposte presso i punti vendita e al contempo di ottenere un mezzo di seconda mano che potrà essere rimesso sul mercato, così da ottenere un buon ritorno economico. Anche in queste situazioni è bene ribadire che non si verifica uno scambio fra merce e denaro, ma verrà solo applicata una riduzione sul costo di vendita della nuova autovettura.
In buona sostanza quando si sceglie di permutare la macchia con un privato lo scambio avviene sempre fra due mezzi di seconda mano. Nell'accordo che viene concluso con il concessionario la macchina funge da moneta di scambio, proprio al fine di ottenere uno sconto sul prezzo di listino del mezzo di cui si vuole diventare proprietari. In altri termini, la permuta conclusa con la concessionaria avrà come scopo sempre quello di comprare un'altra vettura. Diversamente l'accordo potrà assumere la forma della cessione con successiva vendita, cioè un altro istituto giuridico che prevede altra e distinta disciplina.
Come effettuare la permuta dell'auto
Per fare in modo che il contratto di permuta dell'auto possa spiegare gli effetti giuridici, quindi determinare il passaggio di proprietà, non basta raggiungere un accordo, metterlo per iscritto e firmarlo. Sarà infatti necessario preparare tutta la documentazione utile, fra cui il libretto di circolazione originale e in corso di validità e le eventuali ricevute che attestano gli interventi di riparazione.
Dovranno anche essere consegnate le copie delle chiavi. In mancanza il privato sarebbe ragionevolmente portato a non concludere più il passaggio di proprietà, mentre la concessionaria potrebbe ridurre l'ammontare dello sconto sul mezzo nuovo e persino annullare del tutto la pratica che prevede lo scambio delle autovetture.
Perché concludere un contratto di permuta auto?
Permutare il proprio mezzo usato in cambio di un'altra macchina di seconda mano o nuova in alcuni casi potrebbe rivelarsi una soluzione non solo comoda, ma anche abbastanza conveniente. In ogni caso è molto importante analizzare con attenzione tutti gli aspetti dell'accordo per non avere poi brutte sorprese. In linea generale, per essere sicuri di fare un buon affare, non bisogna mai dimenticare che ogni concessionaria tenderà sempre a massimizzare i profitti, per cui applicherà sconti modesti e potrà rivendere il mezzo usato ottenuto in cambio di quello nuovo a un prezzo maggiore rispetto a quanto stimato. In altre parole, la valutazione della macchina di seconda mano sarà sempre al ribasso, ovvero lontana dalle proprie aspettative e in definitiva per nulla conveniente.
Occorre poi tener presente che non tutte le persone sono disposte a permutare la propria auto in cambio di una appena immatricolata, perché l'operazione potrebbe comportare un esborso maggiore rispetto a quanto preventivato, oltre che al budget di cui si dispone. Questo vuol dire che il contratto di permuta non sempre si rivela l'opzione migliore, in quanto molto dipende dalle specifiche esigenze e dalla disponibilità economica.
Quando poi il baratto avviene fra i privati bisogna essere ben consapevoli del fatto che il modello ottenuto in cambio potrebbe avere una potenza inferiore e quindi prestazioni più modeste rispetto a quelle alle quali si era abituati. Nell'ipotesi di potenza maggiore, invece, la spesa per l'immatricolazione potrebbe rivelarsi alta così da rendere l'accordo non più così conveniente.
Possibili alternative alla permuta
Quando non si riesce a raggiungere l'accordo per la permuta, per tutta una serie di motivazioni, si può sempre vendere il proprio veicolo per poi acquistarne un altro con il ricavato ottenuto. Altrimenti c'è sempre l'opzione dell'affidamento in conto vendita che prevede comunque il pagamento di una provvigione al concessionario. Questo contratto prevede inoltre la sottoscrizione di un'apposita delega che autorizza l'officina alla vendita. Durante il periodo in cui il mezzo resta all'interno del concessionario la proprietà resta formalmente in capo al cliente, il quale non sarà tenuto al pagamento dell'assicurazione, salvo che venga disposto diversamente dal contratto. Per questo non bisogna mai dimenticare di confrontare con attenzione tutte le clausole, in modo da capire se è prevista o meno anche l'esenzione del bollo auto.
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