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Assicurazioni

Come detrarre il costo dell’assicurazione auto

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Sono sempre di più gli automobilisti che si chiedono come detrarre il costo dell'assicurazione auto dalla dichiarazione dei redditi.

In proposito ci sono molti dubbi ed è per questo che è bene approfondire le indicazioni normative e i requisiti previsti.

Sottoscrivere una polizza RC Auto è un obbligo per poter circolare su strada con il proprio veicolo e serve a tutelare le persone e le cose in caso di sinistro.

Tuttavia, la spesa del premio rappresenta un esborso importante per i contribuenti, che in passato potevano approfittare di una detrazione sulla parte legata al contributo destinato al Sistema Sanitario Nazionale. Ora la situazione è cambiata e la detrazione è riservata solo ad alcune tipologie di contratti.

Non è più possibile recuperare parte della somma spesa per tale contratto assicurativo, ma ci sono alcune eccezioni riguardanti i rischi connessi alla salute, ovvero ai casi di morte o invalidità permanente.

Bisogna rispettare requisiti specifici per beneficiare della relativa agevolazione fiscale. Si tratta di fare attenzione alle specifiche del contratto, ai limiti di reddito e alle indicazioni per la corretta compilazione della dichiarazione dei redditi da presentare tramite gli appositi modelli forniti dall'Agenzia delle Entrate.

Cos'è cambiato dal 2014

Chi presentava la dichiarazione prima del 2014 si ricorda forse dell'opportunità di detrarre l'assicurazione auto dalla dichiarazione dei redditi mediante il modello 730 o Unico. Infatti, negli anni precedenti a tale data si poteva recuperare la quota che spettava al SSN, ovvero il contributo versato alla sanità pubblica.

Oggi, ciò non è più possibile, ma ci sono ancora alcune modalità con cui sfruttare le detrazioni su alcuni costi. La normativa vigente consente ai contribuenti di dichiarare le spese assicurative e di ottenere una riduzione delle tasse, o meglio di recuperare parte dei costi sostenuti.

Si tratta, tuttavia, di oneri legati ai premi per i contratti sul rischio infortuni. Tale vincolo riguarda le coperture rivolte alle spese sanitarie in casi di particolari problematiche derivanti dagli incidenti.

Si può avere una detrazione Irpef, che a questo punto include l'assicurazione auto, ma esclusivamente per le garanzie accessorie.

L'assicurazione auto è detraibile?

L'RC Auto non può essere presentata per la richiesta delle detrazioni, tuttavia alcune garanzie accessorie della polizza beneficiano di tale opportunità.

Si tratta, ad esempio, della copertura riguardante gli infortuni del conducente. Come accadeva prima del 2014, ancora oggi sono valide le agevolazioni fiscali riferite ai rischi di morte e invalidità permanente del guidatore.

Va precisato che questa tipologia di assicurazione è facoltativa, infatti è un'aggiunta opzionale alla Responsabilità Civile obbligatoria. Si ha modo di firmare un contratto con un pacchetto più ampio di garanzie accessorie al fine di prevedere indennizzi specifici per determinate situazioni. La polizza RC Auto non copre queste evenienze, quindi se si desidera ricevere assistenza e il risarcimento delle spese per le lesioni fisiche causate dal sinistro stradale, bisogna richiedere l'inserimento delle apposite clausole, che incidono sul costo del premio. La detrazione riguarda espressamente questa parte del contratto.

Come richiedere la detrazione

La normativa in vigore riconosce agli automobilisti l'opportunità di detrarre parte del premio pagato per la copertura riferita agli infortuni. Tuttavia, è importante sapere che l'assicurato e il contraente devono coincidere, non sono ammesse persone differenti. La legge fiscale ammette, però, la detrazione per un assicurato che coincida con un familiare a carico del contraente, come ad esempio coniuge o figlio.

Per poter ottenere il beneficio, bisogna fare attenzione alla indicazioni sulla compilazione della dichiarazione dei redditi. Al fine di recuperare parte della spesa, è necessario assicurarsi di riportare i dati necessari all'interno del modello 730 o Unico.

L'importo che viene rimborsato è pari al 19% sulla polizza infortunio e viene calcolata sulla base dell'imponibile Irpef. Ma come si deve compilare il modello per la dichiarazione dei redditi?

Vanno inseriti i codici corretti in relazione alla tipologia di agevolazione che si intende richiedere. Si deve fare riferimento alle sigle stabilite dall'Agenzia delle Entrate. Per quanto concerne i contratti che contemplano il rischio di non autosufficienza, si riporta il codice 37 nei riquadri E8 ed E12. Se la copertura accessoria è inerente il rischio di morte o invalidità permanente, si deve utilizzare il codice 36, sempre nei medesimi spazi del modello. Per le polizze vita e infortuni si applica il codice 36.

Oltre alla compilazione delle parti del modello dedicate a questo tipo di detrazioni, è necessario allegare i documenti, ovvero l'attestazione di pagamento del premio e il contratto firmato, così da dimostrare l'oggetto della copertura e l'intestazione. L'oggetto della garanzia deve essere il rischio di morte o invalidità permanente, quest'ultima almeno del 5%.

I funzionari devono poter verificare la correttezza delle informazioni e il possesso dei requisiti da parte del contribuente che chiede il beneficio.

Limiti di reddito

È bene ricordare che l'importo massimo per la detrazione è pari a 1.291,14 euro, in relazione al rischio di autosufficienza. Per le altre tipologie di rischi, la somma rimborsata dallo Stato ammonta a 530 euro.

Vanno tenuti presenti questi limiti, utili a comprendere l'entità riconosciuta dal Fisco, che adotta, però, anche alcuni limiti di reddito. Si tratta di recuperare il 19% del premio pagato ogni anno per la polizza infortuni, con i rischi specificati. La percentuale si calcola unicamente sulla garanzia accessoria e non sull'intero importo del contratto. Si escludono quindi la Responsabilità Civile ed altre coperture opzionali.

Ovviamente la compagnia di assicurazione fornisce un conteggio dettagliato con lo scorporo delle varie voci di spesa che contribuiscono a determinare il premio complessivo. Infatti, prima di compilare la dichiarazione dei redditi, è necessario controllare il giusto ammontare da scrivere sul modello, per evitare di compromettere il rimborso. Se si sbaglia riquadro oppure gli importi non corrispondono, l'Agenzia delle Entrate non tiene conto dell'istanza ed elimina la possibilità di recuperare la spesa assicurativa.

Ci sono limiti da conoscere e anche alcune restrizioni che potrebbero derivare da determinate clausole contrattuali. Se, ad esempio, il sottoscrittore risulta avere una disabilità grave, secondo la legge può attivare una polizza che copra il rischio di morte e, in tal caso, si beneficia di una detrazione di un massimo di 750 euro. Questo aspetto riguarda tutti i contratti assicurativi firmati successivamente al 1° gennaio 2016 e quindi rinnovati annualmente.

Le polizze attivate fino a quella data danno diritto a una detrazione che non può superare i 530 euro. A questi limiti si aggiungono, a partire dal 2020, quelli legati al reddito del dichiarante. Intanto, la detrazione per le polizze vita e infortuni, anche riferite al contratto del veicolo, è concessa solamente se il premio è stato pagato con un sistema tracciabile, ovvero tramite bonifico bancario, carta di debito o credito e versamento postale.

Coloro che non superano i 120 mila euro di reddito complessivo ottengono la detrazione per intero, mentre chi percepisce più di questa somma vede una decrescita dell'importo da detrarre.

Sopra i 240 mila euro di reddito totale, tale detrazione si azzera, non permettendo quindi di recuperare il 19% del premio pagato per la polizza vita e infortuni.

Questo contenuto è stato scritto in collaborazione con Facile.it, comparatore di assicurazioni auto che in pochi secondi mette a confronto le migliori offerte di polizze auto e ti permette di individuare subito quella più conveniente con cui puoi risparmiare.

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