Cos’è
L’assicurazione eventi atmosferici, a volte denominata eventi naturali (ma gli eventi coperti possono essere diversi in base alle diverse denominazioni o anche da assicurazione ad assicurazione a parità di denominazione), è una copertura accessoria, ossia non obbligatoria, che le compagnie propongono ai propri clienti al momento della sottoscrizione della polizza Rc auto e che i clienti, a loro esclusiva discrezione, possono acquistare oppure no.
Per polizza eventi atmosferici si intende un qualsiasi danno materiale subito dal veicolo - non necessariamente in circolazione - in seguito a grandine, trombe d’aria, uragani, alluvioni, inondazioni, slavine, caduta di neve, tempeste di vento, cicloni, tifoni, smottamenti, caduta di frammenti di meteoriti.
Quando opera
In genere la copertura eventi atmosferici opera a condizione che gli eventi denunciati siano conclamati, diciamo così, o abbiano avuto effetto su una pluralità di veicoli.
In caso di danno, l’assicurato ha diritto al rimborso delle spese sostenute per la riparazione.
La copertura Eventi atmosferici è acquistabile solo in fase di sottoscrizione dell’assicurazione, non può essere aggiunta successivamente.
Massimali, franchigie ed esclusioni
Come tutte le coperture accessorie, anche la garanzia Eventi atmosferici ha, in genere, un massimale, una franchigia, uno scoperto e delle esclusioni. Se ha un massimale, significa che le spese sono coperte fino alla cifra indicata (per esempio fino a un massimo di mille euro per sinistro). Se il danno è superiore, la somma eccedente il massimale sarà a carico del contraente.
Se è presente una franchigia assoluta, vuol dire che l’assicurazione coprirà solo le spese oltre la soglia indicata.
Attenzione: in alcune polizze eventi atmosferici, i massimali, gli scoperti e le franchigie possono essere diversi in base all’autoriparatore che effettua l’operazione. In pratica può capitare di pagare uno scoperto o una franchigia inferiore se si porta il veicolo in centri convenzionati in cui - grazie ai volumi e alla propria forza contrattuale - la compagnia può strappare costi di manodopera inferiori (e sconti superiori sul prezzo di listino dei ricambi) che in parte può “girare” al proprio cliente sotto forma, appunto, di minore franchigia o scoperto.
Può anche capitare che vi siano massimali, scoperti o franchigie diversi a seconda del tipo di evento atmosferico, per esempio un massimale per la grandine e un altro massimale per gli altri eventi.
In genere dalla copertura eventi atmosferici restano espressamente esclusi i danni a seguito di terremoti, eruzioni vulcaniche, i danni provocati al motore derivanti dall’aspirazione di acqua, quelli provocati da oggetti trasportati dal vento e, comunque, i danni non causati da uno degli eventi naturali indicati espressamente nella documentazione contrattuale.
Dove riparare
A discrezione del contraente, la riparazione può essere
Nel primo caso il cliente anticiperà il costo della riparazione che gli sarà poi rimborsato, a fronte della presentazione di idonea documentazione fiscale, dalla compagnia (ma in alcune situazioni l’operazione può essere gestita direttamente dall’autoriparatore).
Nella seconda situazione non dovrà anticipare nulla e sarà direttamente la compagnia a pagare l’autoriparatore con cui ha la convenzione.
Come funziona
È necessario fare le foto del danno e inviarle alla propria compagnia insieme alla denuncia del fatto secondo le modalità indicate nel contratto di assicurazione (telefono, mail, app eccetera). La compagnia indicherà le modalità per procedere alla riparazione. A volte, di queste operazioni si occupa direttamente la carrozzeria con la compagnia, in cui è possibile recarsi direttamente o che è possibile contattare subito dopo l’evento per concordare un appuntamento.
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