Cos’è
Una volta le polizze Rc auto erano standardizzate. A partire dagli anni 90 del secolo scorso, con la liberalizzazione, si sono evolute per adattarsi meglio, anche in termini di costo (o premio, come si definisce tecnicamente la somma pagata per acquistare una copertura assicurativa), alle innumerevoli situazioni che possono verificarsi nella realtà.
Così il calcolo del premio, che storicamente dipendeva solo dal tipo di veicolo e dalla sua potenza fiscale (determinata dalla cilindrata) ha iniziato a essere influenzato anche dalla provincia di residenza, dall’età del contraente e dai suoi anni di esperienza alla guida (oltre che da altre caratteristiche tecniche del veicolo). Siccome però un veicolo può essere guidato da chiunque abbia la patente, l’età del contraente ha iniziato a non essere sufficiente a determinare l’effettivo rischio e, quindi, il relativo premio.
A quel punto le compagnie hanno pensato di introdurre, in fase di preventivo, un’altra variabile: la reale esperienza del conducente. In pratica, hanno iniziato a proporre uno sconto ai clienti che si impegnavano contrattualmente a far guidare il proprio mezzo solo a conducenti esperti.
Quando scatta
Ma che cosa vuol dire conducente esperto (o guida esperta)? Ovviamente non è possibile sapere a priori quanto sia esperto un conducente, però le statistiche dimostrano che dopo alcuni anni dal conseguimento della patente si è acquisita un’esperienza tale da rendere meno probabile l’incidente con colpa e, quindi, il risarcimento da parte della compagnia.
Convenzionalmente questa età è stata stabilita dalla maggior parte delle compagnie in 25-26 anni (ma ovviamente ogni assicurazione è libera di stabilire l’età oltre la quale considerare “esperta” la guida dei propri clienti).
Come funziona
Come accennato, a chi sceglie l’opzione guida esperta, che comporta, da un punto di vista statistico, una probabilità inferiore di provocare un incidente, le compagnie sono disposte a riconoscere uno sconto. Fin dalla fase di preventivazione, sia in agenzia sia online, questa opzione è proposta al cliente o al potenziale cliente: guida libera o guida esperta.
Ovviamente la sottoscrizione contrattuale dell’opzione “guida esperta” implica l’impegno, da parte del contraente, a non far guidare mai, in nessun caso (tranne situazioni di assoluta emergenza), il mezzo a persone di età inferiore a quella ammessa.
Il mancato rispetto di questo impegno dà alla compagnia la facoltà di rivalersi sul proprio cliente nel caso in cui sia costretta a risarcire un danno provocato da un conducente non esperto. In pratica la compagnia risarcirà in ogni caso il danno (è un obbligo di legge), ma potrà chiedere al contraente, il rimborso della somma pagata o di una parte di essa. Un’eventualità da evitare a ogni costo, visto che in alcune situazioni i risarcimenti possono essere milionari.
Dunque, non vale mai la pena rischiare di trovarsi in questa situazione per risparmiare poche decine di euro.
L’esclusione della rivalsa
In genere, tra le varie opzioni sottoscrivibili al momento della costruzione del contratto, c’è anche l’esclusione della rivalsa: a fronte del pagamento di una somma, si evita che la compagnia possa rivalersi nei confronti di chi ha sottoscritto la polizza, ma solo nelle situazioni esplicitamente indicate dal contratto. E che possono essere, appunto, la guida da parte di persone di età inferiore a quella ammessa oppure la guida di mezzi non sottoposti a revisione o altre situazioni.
Tuttavia, com’è facilmente intuibile, non ha molto senso scegliere la guida esperta – e ottenere il relativo sconto – e poi acquistare l’esclusione della rivalsa per evitare le relative complicazioni.
Dunque, la guida esperta deve essere sottoscritta solo se si ha l’assoluta certezza che il mezzo non sarà mai, in nessuna occasione, guidato da persone di età inferiore a quella prevista.
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