Aria viziata, odori di aceto o di muffe. In alcuni casi, insopportabili se non si abbassano in tutta fretta i vetri laterali. Anche se sulle auto di ultima generazione il climatizzatore viene ormai utilizzato tutto l'anno, anche d'inverno con la funzione di deumidificatore, per le tante vetture con qualche anno di età sulle spalle la riaccensione stagionale dell'impianto comporta spesso l'immissione nell'abitacolo di effluvi sgradevoli. Che sono, però, facilmente neutralizzabili con semplici operazioni di manutenzione.
Spesa contenuta. Per tornare a respirare aria pulita, quando non occorre sostituire parti deteriorate o intervenire su condotti irraggiungibili anche con i prodotti spray o con le schiume dedicate alla loro pulizia, ci si può affidare all'ovvicina di fiducia, sostenendo un investimento ragionevole. Bastano, infatti, in media 75 euro per far effettuare un trattamento comprendente anche un nuovo filtro antipollino, la cui durata si aggira su 15-20 mila km.
In caso di virus. Chi, suo malgrado, ha avuto a che fare con il Covid e sente la necessità di un ambiente microbiologicamente sicuro, anche solo perché, per esempio, ha in programma di portare i più vulnerabili nonni al mare, può integrare l'operazione con un trattamento di ozono (50 euro circa), elemento che le certificazioni ritengono vincente contro virus e batteri. Infine, se non si ha traccia o memoria dell'ultima ricarica di gas refrigerante effettuata, il fatto di chiedere una verifica della quantità ancora disponibile eviterà il rischio di ritrovarsi in un forno più che in un abitacolo, magari in coda sulle strade delle vacanze.
Sbrigarsela da soli. Considerando i bassi costi degli spray in commercio, quando gli odori sgradevoli sono solo accennati, il fai da te può riservare cmunque molte soddisfazioni. Una volta individuata la posizione del filtro antipolline (vedere il manuale d'uso della vettura, il filtro nuovo va riposizionato seguendo la freccia stampata sul lato del telaio), rimuoverlo e trovarne uno di ricambio non presenta difficoltà. A quel punto, acquistando una delle tante bombolette igienizzanti in commercio (al prezzo di una decina di euro), si possono ottenere ottimi risultati. Prima di scaricare lo spray nei condotti (le bombolette non dotate di cannuccia, una volta avviate si appoggiano sul tappetino lato passeggero e si scaricano completamente), è bene aprire gli sportelli di tutti i vani interni, serrare i finestrini e spalancare le bocchette di aerazione. I più scrupolosi, con la spazzola per pulire le veneziane di casa trattano anche le alette che consentono di orientare l'aria in abitacolo, lasciandole infine verso l'alto. A questo punto, accesi motore e climatizzatore e selezionata l'opzione ricircolo, bisogna mettere la ventola al massimo della velocità: sbloccato il getto del germicida spray, si chiudono le portiere e si fanno passare così una decina di minuti. A fine trattamento, se il profumo risulta troppo dolce o "borotalcato", un paio di spruzzate del dopobarba preferito completeranno l'opera. Infine, ora che in molti hanno imparato a sfruttare le virtù del climatizzatore pure d'inverno, al fine di dilatare nel tempo gli interventi di manutenzione è bene ricordarsi di spegnerlo un paio di minuti prima di raggiungere la meta, lasciando al tempo stesso in funzione vivace la ventola: questo consente di ridurre i residui di umidità che, con il tempo, danno origine ai problemi qui descritti.
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