L’unica polizza obbligatoria per gli automobilisti è la RC Auto (Responsabilità civile), che copre i danni causati agli altri durante la circolazione: quando l’assicurato provoca un incidente, la compagnia risarcisce i danni altrui, che possono riguardare i veicoli, le cose e le lesioni fisiche. Resta scoperto il rimborso della riparazione alla propria auto, che spetta al colpevole del sinistro. E qui entra in gioco la Kasko, ossia la "regina" delle garanzie accessorie facoltative, la più costosa e desiderata: il cliente la possibilità di coprire la vettura e di ottenere un risarcimento anche quando è del tutto responsabile dell’incidente. Su circa 40 milioni di auto, sono 2,8 milioni quelle con la Kasko (dati Ania, l’Associazione delle assicurazioni).
Massima libertà. Se le compagnie hanno l’obbligo di rilasciare un preventivo RC Auto, sono invece libere di scegliere se assicurare o no un automobilista con la Kasko. Nel caso reputino il guidatore troppo a rischio incidente (per i numerosi sinistri del passato), hanno il diritto di dire no, o di formulare preventivi stellari. Inoltre, possono creare la polizza come meglio credono, variando sia le clausole del contratto, sia il prezzo annuale. Secondo l’impresa, la Kasko può essere di diversi tipi, e con nomi differenti. Il prezzo varia in funzione di numerosi fattori: valore dell’auto (prezzo di mercato sulla base delle quotazioni desunte da Quattroruote), percorrenza annua, tipo di strade che si percorrono, rischio di incidente del guidatore. E classe di merito, il parametro che cambia in funzione del numero di sinistri causati.
Kasko a valore intero. Detta anche Kasko totale, copre l’automobilista che causa un incidente di qualsiasi tipo: rimborsa i danni della propria auto per un impatto contro un altro veicolo, per un’uscita di strada, per distrazione, per ribaltamento o quando il mezzo si schianta contro un ostacolo qualsiasi come un muro o un albero. La compagnia indennizza i danni con un massimale, che è l’importo massimo risarcibile: il valore dell’auto. Qualora i danni siano superiori, il proprietario sborsa la differenza di tasca propria. Si tratta della Kasko più costosa, ed è suggerita per vetture nuove o immatricolate per la prima volta di recente. Consigliata specie a chi macina parecchi chilometri, tanto più se su strade dove i sinistri sono frequenti. L’esborso sale per chi risiede in province dove l’incidentalità è superiore, e dove il rischio di frodi assicurative cresce, come a Napoli e Caserta.
Kasko a primo rischio assoluto. Ha un massimale fisso, a prescindere dal valore della propria auto: più alto il tetto, più costosa la polizza. Il contratto opera per i danni subiti dal veicolo assicurato, inclusi gli accessori di serie stabilmente fissati e indicati nella fattura di acquisto. È compreso il danneggiamento degli accessori non di serie, purché la presenza sia documentabile dalla fattura di acquisto del mezzo.
Mini Kasko. Detta Kasko collisione, copre sempre i danni provocati in un incidente, ma a due condizioni: primo, se nel sinistro è coinvolto un altro veicolo in circolazione (in movimento o in sosta); secondo, se quel mezzo è identificato subito, col guidatore che si ferma dopo l’impatto. Obiettivo, impedire le frodi, ossia sinistri mai avvenuti con richieste di indennizzo illecito. Sempre cara, ha un prezzo più abbordabile: un ragionevole compromesso fra le varie opzioni del ventaglio di questa polizza, sulla scorta delle abitudini di guida, della frequenza con cui si usa la vettura. E in generale a chi desidera viaggiare sereno. Un valido agente assicurativo sarà in grado di proporre la soluzione giusta. Non male, in particolare, per chi ha la patente da meno di tre anni e, poco esperto, risulta più a rischio sinistro.
Penali. La Kasko può includere la franchigia: l’importo che resta a carico del cliente. Se il danno è di 5.000 euro e la franchigia di 1.000 euro, il risarcimento ammonta a 4.000 euro (purché si resti sotto il massimale). Può esserci anche uno scoperto, ovvero la percentuale del danno non rimborsato. Con riparazioni di 3.000 euro e scoperto del 10%, l’indennizzo è di 2.700 euro. In presenza di franchigia e scoperto, prevale la prima. Più alte le penali, inferiore il prezzo della Kasko, e viceversa. Franchigia e scoperto possono variare in base alla provincia dove l’incidente è avvenuto: sono maggiori nelle zone in cui sinistri e frodi risultano più probabili, perché così la compagnia si tutela maggiormente.
Quando la Kasko non scatta. Questa polizza dà diritto al risarcimento solo rispettando alcune regole. Niente rimborso se:
- Il conducente guidava sotto l’effetto di alcol oppure di droghe o di psicofarmaci;
- Il guidatore non aveva una patente valida, mai conseguita, sospesa o revocata (sì al risarcimento se la patente è stata solo dimenticata a casa o altrove);
- C’è dolo, ossia se l’automobilista ha volontariamente causato il sinistro (sono indennizzati solo gli incidenti per colpa, cioè per imperizia, imprudenza, negligenza);
- L’incidente è dovuto agli atmosferici come una bomba d’acqua o un terremoto (occorre una seconda polizza accessoria, detta Eventi naturali), a meno che questa garanzia sia stata inclusa nella Kasko;
- Il sinistro è dovuto ad atti vandalici, a un incendio o a un ladro che, dopo aver sottratto il mezzo, provoca l’incidente (necessarie rispettivamente le polizze Atti vandalici e Furto-incendio).
- I danni sono stati causati durante attività illegali, come il contrabbando;
- L’auto è stata modificata senza autorizzazione;
- Il sinistro è avvenuto durante gare o competizioni;
- I danni sono causati da eventi politici (serve la polizza Eventi socio-politici);
- I danni sono causati da bellici (guerre, sommosse o atti di terrorismo potrebbero non essere coperti), per i quali serve una rara garanzia ad hoc.
Quale compagnia. In genere, gli automobilisti stipulano RC Auto e Kasko con la stessa compagnia, ma nulla vieta di sottoscrivere il primo contratto con una e il secondo con un’altra. RC Auto e Kasko possono avere la stessa data di partenza, o un inizio diverso.
Quale carrozziere. I danni da Kasko possono essere riparati da un carrozziere indipendente (che lavora a un prezzo di manodopera liberamente scelto) o convenzionato (che lavora a un prezzo di manodopera, più basso, imposto dalla compagnia). I grandi gruppi assicurativi tendono a canalizzare i danneggiati verso riparatori convenzionati. Per farlo, inseriscono nelle Kasko clausole speciali: chi fa riparare l’auto dal convenzionato, non subisce penali (franchigie e scoperti), che scattano se ci si rivolge a un artigiano indipendente. Oppure le penali sono dimezzate nel caso del convenzionato, e intere nel caso dell’indipendente. Volendo, l’automobilista può utilizzare uno strumento particolare: la cessione del credito al carrozziere indipendente. L’assicurato vanta un diritto risarcitorio nei confronti di una compagnia: lo cede al carrozziere di fiducia che eseguirà gratuitamente le riparazioni, provvedendo a ottenere il risarcimento dall’impresa.
Dove stipulare la Kasko. Ci si può rivolgere a una delle varie agenzie assicuratrici, oppure ai siti Internet delle compagnie. Ci sono anche intermediari, pure online, che però prendono in esame solo un numero ristretto di compagnie.
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